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Lipofilling; quando ricorrere a tale intervento?


La chirurgia plastica è una branca "della chirurgia" che da anni studia e si aggiorna continuamente, le procedure di intervento in grado di riparare e correggere i difetti di organi funzionali o apparati e tessuti morfologicamente modificati, sia congeniti che derivanti da patologie deformanti, da malattie degenerative, da lesioni e da traumi.

È una specializzazione, che al contrario di molte altre, opera su qualsiasi zona corporea e si prefissa l’obiettivo di restituire un aspetto normale alla zona funzionale lesa, tramite interventi di ricostruzione.

Sovente si pensa che la chirurgia plastica e la chirurgia estetica siano la stessa cosa, ma non è proprio così.

Gli interventi di chirurgia estetica infatti, sono focalizzati sul perfezionamento estetico e visivo del paziente, mentre gli interventi chirurgia plastica sono focalizzati sulla ricostruzione e sul recupero "della funzionalità" del distretto corporeo, quali:

  1. -Anomalie congenite (dita palmate, palatoschisi, labbro leporino);
  2. -Ustioni gravi;
  3. -Zone del corpo malformate da interventi chirurgici invasivi (neoplasie del viso, mastectomie);
  4. -Traumi (ferite lacero contuse, fratture del viso);
  5. -Spianare rughe e ciccatrici.

Le tecniche di chirurgia plastica

A seconda della zona da trattare, il chirurgo ricostruttivo segue procedure diverse. Le più utilizzate sono:

  1. -Gli innesti: parti di tessuto prelevate da una certa zona del corpo del paziente (solitamente l’addome) e impiantate nell’area del corpo da trattare, chiamata "area ricevente".
  2. -Gli impianti: proceura utilizzata solitamente per la correzione di malformazioni acquisite o congenite e per un intervento di lipofilling al seno. I più conosciuti interventi di impianti sono le protesi mammarie, ma anche su zigomi, mento, glutei e polpacci è possibile eseguire la stessa procedura di intervento con materiali simili.
  3. -I lembi: porzioni di tessuto prelevate dall’organismo del paziente, limitrofe all’area ricevente, e impiantate nella zona da trattare.

Intervento di LIPOFILLING: Cos'è?

Il lipofilling è una pratica estetico-chirurgica finalizzata al rimodellamento del corpo, con lo scopo finale di aumentare il volume di aree poco pronunciate o svuotate.

Conosciuto in campo medico come "intervento di lipostrutturazione", consiste nell’asportazione di quantità sufficienti di grasso, (grasso autologo) da cosiddetta "zona donatrice", che poi verrà impiantata nella zona svuotata da trattare come un comune "filler".

Ma l’intervento di lipofilling gode di una particolare e fondamentale differenza: si avvale, per il riempimento di zone danneggiate, di grasso adiposo prelevato dal proprio corpo, con zero rischi di reazioni e intolleranze alla sostanza impiantata, ed è un intervento semipermanente.

Quando riccorrere all'intervento

È fondamentale ricordare che si tratta di un intervento chirurgico a tutti gli effetti, quindi è consigliabile chiedere un appuntamento al "chirurgico ricostruttivo" solo in caso di effettiva necessità, ad esempio porre rimedio a "difetti congeniti" dalla nascita o difetti acquisiti nel tempo quali infortuni, traumi, malattie o derivanti da precedenti interventi chirurgici e anche nei casi di "deficit volumetrici" di alcune zone del corpo danneggiate dall’avanzamento dell’età.

È indispensabile inoltre, rivolgersi a chirurghi plastici esperti che operino in strutture "adeguatamente equipaggiate".

L’intervento è rivolto a donne e uomini di età differenti; essendo una procedura di innesto naturale, questo intervento è possibile effettuarlo anche su pazienti con età dai 60 agli 80 anni. Ovviamente sarà il medico ricostruttivo, dopo un’accurata anamnesi e alle patologie del paziente, autorizzare o meno l’intervento.

La procedura chirurgica di ricostruzione può essere eseguita sia in anestesia locale che totale, in base alle esigenze del medico e dell'assistito, ed è solitamente non invasivo e semipermanente in quanto la sostanza innestata è facilmente assorbile dal corpo e, volendo, ripetibile nel tempo.