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Gli algoritmi di Google: Penguin, Panda, Colibrì


La SEO è in continuo divenire, al punto che, oggi, in molti parlano con insistenza di SEO 3.0, in cui la svolta semantica voluta da Google sembra avere iniziato a fare il suo corso e a modificare sostanzialmente le SERP di ricerca. Ogni agenzia SEO Milano, Roma, ecc. ha dovuto imparare a familiarizzare con i diversi algoritmi e aggiornamenti che Google sviluppa e perfeziona periodicamente, creando scompiglio negli elenchi di ricerca. Tra di essi, 3 in particolare sono quelli che, a partire dal 2012, hanno portato a una consistente modificazione nelle strategie poste in essere dai diversi operatori del segmento del posizionamento: Penguin, Panda e Colibrì.

Google Penguin

Rilasciato negli Stati Uniti nell’aprile del 2012, Google Penguin è l’aggiornamento dell’algoritmo lanciato da Big G per individuare e penalizzare i siti internet che utilizzano strategie di link building illecite. Diverse sono le tecniche di acquisizione di link condannate dalle policy di Google ma molto diffuse nel settore e che il nuovo software di Mountain View si propone di scovare. Il Pinguino individua, tra le altre, schemi di link sviluppati tramite condivisione di network, link decontestualizzati e innaturali, ancore secche, contenuti infarciti di parole chiave in maniera forzata (keyword stuffing). Penguin ha registrato il primo update nel maggio del 2013 e oggi è giunto alla sua versione 4.0, la cui principale novità è rappresentata dal fatto che lo spider agisce 24 ore su 24, senza la necessità di essere impostato e lanciato manualmente.

Google Panda

Google Panda è stato rilasciato nel 2011 con l’intento di analizzare i contenuti delle pagine web. Panda Update penalizza le web pages che utilizzano testi di scarsa qualità, generati in automatico, copiati o scarsamente informativi che vengono pubblicati con il solo intento di acquisire traffico. Panda riconosce le pagine web che utilizzano contenuti duplicati, fuori contesto o mal scritti, retrodecendole in SERP. In secondo luogo, l’aggiornamento dell’algoritmo analizza la pertinenza delle pagine, assegnando ad esse un punteggio che influenza profondamente la configurazione della SERP.

Google Colibrì (Hummingbird)

Google Colibrì - Hummingbird in inglese - ha segnato una svolta profonda nell’approccio utilizzato da Big G per la scansione del cyberspazio. Esso non è un aggiornamento come Panda e Penguin ma un vero e proprio nuovo algoritmo, sviluppato secondo una prospettiva olistica che si propone di analizzare i risultati attraverso la comprensione semantica dei testi. Concetto chiave è quello di knowledge graph, ovvero le entità che Google è in grado di riconoscere e di mettere in relazione fra loro. Il nuovo algoritmo non si limita a una comprensione delle singole parole ma analizza ogni elemento della pagina in relazione agli altri, eseguendo un’analisi dei risultati in grado di prendere a riferimento l’intero sistema di funzionamento e non le singole parti. In tal modo, Google esegue una scansione molto più realistica e genera elenchi di risultati maggiormente in grado di soddisfare le richieste che l’utente esprime attraverso la query.