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I contratti di convivenza e le famiglie di fatto


Sfogliando i giornali o visitando le pagine web, sono rimasto profondamente colpito da alcune notizie che stanno catturando letteralmente la nostra attenzione, quelle legate ai contratti convivenza, notizie che sono state accolte con grande enfasi e che hanno suscitato grande interesse e sostegno e nel contempo disaccordo da parte dell’opinione pubblica.

Non voglio soffermarmi su di essi, ma voglio, in particolare, cogliere alcuni fenomeni, a mio avviso, molto interessanti riguardo la famiglia di fatto, fenomeno sociale in costante aumento, come sostengono alcune indagini statistiche molto recenti. Le coppie, sempre più spesso, decidono di non contrarre matrimonio e di organizzarsi in una convivenza; altre volte, come nel caso delle coppie omosessuali, non possono sposarsi perché ciò non è previsto dall’ordinamento italiano.

Molto spesso, i partner vedono negati alcuni diritti, che sono invece tutelati dal matrimonio. Ad esempio: poniamo il caso che uno dei due si ammali e necessiti di un intervento chirurgico rischioso. Cosa accadrebbe? L’altro partner non avrebbe voce in capitolo, perché non legato dal vincolo del matrimonio.

E se uno dei conviventi venisse a mancare? Colui o colei che resta non ha diritto a sostegni di tipo economici e se l’eredità spetta ai parenti del defunto, ponendo in essere la presenza di una casa di proprietà oppure di un’impresa, salvo che vi sia una clausola a favore dell’altro convivente nell’atto della sottoscrizione del testamento. Perché allora si opta per la convivenza?

E’ davvero un’alternativa al matrimonio? Che sia scelta per prova dopo un periodo più o meno lungo di fidanzamento oppure per semplice necessità, essa è una realtà sempre più consolidata in Italia, soprattutto negli ultimi decenni, mentre in altri Paesi, come in quelli scandinavi, è praticata già da molto tempo prima.

Di qui, la necessità di redigere dei veri e propri contratti al fine di regolamentare e disciplinare, una volta per tutte, questa forma di vita in comune tra due parrtner, sia dello stesso sesso che di sesso differente.