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Guai per Windows: smascherato il malware Regin attivo dal 2008


Brutte notizie per l'immagine di Microsoft. Il colosso di Redmond subisce un duro colpo di visibilità, questa volta sferrato dagli 'amici' della Symantec. I padri del famoso Norton hanno smasherato Regin, un trojan che starebbe circolando sui computer Windows dal 2008: in sei anni (quasi sette) la società di Bill Gates non solo non è riuscita a rilevarlo ma, cosa ancora più grave, adesso tace sull'accaduto.

Regin avrebbe infettato migliaia di PC in diverse organizzazioni e uffici, permettendo il controllo a distanza dei computer, ricevendo miglioramenti costanti in tre occasioni, a distanza di due anni ciascuno. Quasi impossibile da trovare, è capace di agire in secondo piano senza che l'utente possa rendersene conto ed è stato diffuso in varie versioni per evitare che un solo vaccino potesse sterminare quella che è una vera e propria pandemia.

Nelle ultime ore si è sviluppata l'idea, non confermata, che Regin sia stato realizzato da un governo centrale come sistema di controllo esterno. Symantec lo ha definito, con un post sulla propria pagina ufficiale come "...Un malware di una tale complessità che lo rende unico nel suo genere, sicuramente una minaccia elaborata con sistemi di tipologia superiore".

Insomma non siamo difronte al classico hacker indiano o cinese. Regin ha colpito nei seguenti paesi: Messico, Irlanda, India, Afghanistan, Iran, Belgio, Austria e Pakistan. L'investigatore Liam O’Murchu parla di un possible attacco elaborato congiuntamente da Stati Uniti e Israele. Solo supposizioni, per il momento, ma che gettano nuovamente cattiva luce sull'utilizzo che gli stati centrali stanno facendo della rete. La domanda è semplice: siamo ormai destinati a perdere qualsiasi diritto in materia di privacy per un supposto bene comune?

Il fatto di essere spiati, a parte ledere i nostri diritti personali di cittadini, ci getta direttamente nelle mani di persone che hanno dimostrato già in passato di non essere in grado di difendere e proteggere i dati poi raccolti. Il consiglio, forse banale, è quello di sempre: mantenere sempre al sicuro i nostri dati sensibili, non dire mai la verità sul web, usare profili falsi sui social network e, soprattutto, cancellare sempre tutto.

Per la propria difesa, rimandiamo a questo interessante elenco dove troverete la comparativa con i migliori antivirus del momento.