Servizi per la salute, benessere, bellezza

Il lavoro in ambito Socio Assistenziale


Il mio nome è Hector.

A parlare, però, non è un umano, ma un cosiddetto iRobot. Per chi tra voi ha dubbi circa la dirompente rivoluzione della robotica, probabilmente non avrà piacere di continuare a leggere, ma è fuor di dubbio che sempre più macchine invaderanno le nostre case. Anzi, per essere più precisi, le case degli anziani, ma non solo.

I dati parlano chiaro: nel 2030 gli anziani saranno il doppio che all’inizio di questo millennio, e nel 2050 l’aspettativa di vita sarà di 86 anni per gli uomini e 92 per le donne.

Sempre più vecchi e malati? Hector dice di sì e si prepara ad entrare nella nostra casa ed a supportarci nelle attività quotidiane.

Hector, però, non sarà solo: funzionerà, infatti, all’interno di un’abitazione “smart” e sarà collegato ad un sistema di controllo remoto che vigilerà sul benessere degli assistiti.

Hector ha davvero funzioni impressionanti: arriva quando lo chiami e ti ricorda quali pastiglie devi prendere alle ore corrette, ti segnala gli appuntamenti in agenda e conserva con cura gli occhiali da presbite nel taschino. Inoltre, sarà pronto a soccorrerti in caso di infortunio riportando al sistema di controllo remoto la gravità della situazione e stimando il grado di intervento necessario.

Tutto qui? E’ davvero questo che ci si aspetta da un un cosiddetto OSA?

Non proprio. In attesa che Hector sia pronto per il mercato, curiosiamo tra quelle che sono le competenze che vengono costruite attraverso i corsi per Operatore Socio Assistenziale.

Hector saprà fare molto, senza dubbio, ma dove sono le capacità relazionali e la sensibilità di un essere umano che con passione e dedizione si prende cura degli altri?

Il ciclo di studi che permette di operare nel sociale, include necessariamente elementi di psicologia, alimentazione, economia domestica, igiene, anatomia, assistenza domiciliare. A queste materie, si aggiungerà una competenza specifica per trattare con l’anziano, il bambino o per confrontarsi con eventuali disabilità. La conoscenza teorica deve essere, poi, consolidata ed approfondita attraverso la pratica, a cominciare dal tirocinio che permette all’OSA di “provare” le proprie competenze.

L’Operatore Socio Assistenziale è una figura professionale di grande rilievo che, come abbiamo visto, ha diverse funzioni che comprendono non solo la cura ed il sostegno di soggetti deboli, ma anche il miglioramento dello stato psicologico e fisico dei propri assistiti, e delle relazioni con gli altri.

Non solo quindi aiuto all’anziano nello svolgimento delle sue attività quotidiane, ma - ben più importante - l’OSA ha l’obiettivo di invitarlo, attraverso diverse strategie, all’autonomia.

Dubito, dunque, che Hector possa davvero competere con uno degli studenti dei corsi specializzati per operare nel settore, alla cui preparazione si aggiunge il calore di un abbraccio ed un radioso sorriso nel porgerti gli occhiali!