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Gli italiani non si curano più come una volta


Da un recente sondaggio effettuato su un campione di 1.050 medici italiani, condotto dal Centro studi della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), emerge un fatto molto allarmante: il 64,6% dei medici di base afferma che i propri pazienti trascurano la salute a causa della grave situazione economica. La situazione sarebbe ancora più critica al sud e nelle isole, dove la percentuale dei medici “allarmatisale addirittura al 71,6%. L’allarme dei medici, conferma, tra l’altro, il recente dato emerso da un’indagine “Rbm Salute-Censis”: sarebbero circa 9 milioni infatti, gli italiani che hanno dovuto rinunciare nell’ultimo anno, alle cure sanitarie per motivi economici.

 

Circa la metà dei medici di base dice di avere l’impressione che siano molti i propri pazienti che hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi e ben il 43% evidenzia che molti pazienti non riescono nemmeno ad arrivare con i soldi alla fine del mese. Inoltre nove medici su dieci, dicono che i loro assistiti esprimono disappunto per l’aumento della spesa dei ticket sanitari e secondo il 67,6% dei camici bianchi i pazienti, sempre a causa delle ristrettezze economiche, non vanno nemmeno dal dentista.  Il 64,7% pensa che, per timore di mettersi in cattiva luce con il datore di lavoro, in molti rinunciano anche ad assentarsi qualche ora per effettuare gli accertamenti medici, anche se necessari. L’88% dei camici bianchi vede poi i propri pazienti anche molto stressati. Non solo preoccupazione per i pazienti però, visto che molti medici temono anche per la propria professione: 9 medici su 10 infatti, temono un rallentamento dei processi di innovazione tecnologica sempre a causa della forte crisi economica.

 

Secondo Paolo Misericordia, il responsabile del Centro studi Fimmg, questi dati dimostrano che la crisi incide sul destino della salute della popolazione, che aumenta in questo modo le disparità e che è in grado di condizionare il lavoro e la funzione del medico. In interi settori della popolazione si assiste addirittura alla rinuncia consapevole ad accedere alle prestazioni sanitarie anche quando queste sono necessarie. Tra quelli che rinunciano alle cure, secondo l’indagine Censis, uno su 4 ha più di 65 anni, il 61% è di sesso femminile e in 4 milioni di casi vive nel meridione. In tempi di ristrettezze economiche, un altro fenomeno segnalato è quello degli anziani che, sempre in numero più numeroso, si rivolgono a strutture per indigenti per ricevere cure gratuite.