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Silent Party, moda passeggera o futuro delle disco?


Immaginatevi una sala da ballo, una spiaggia o una piazza. Pensate a più console dove una serie di dj mettono musica contemporaneamente facendo ballare centinaia di ragazzi che si dimenano danzando. Niente di particolare si potrebbe pensare, una scena normale di un qualsiasi fine settimana, però una differenza e non è da poco : se capitaste alla festa non sentireste neanche una note. A meno che voi non abbiate una cuffia, visto che vi trovereste ad un silent party.

Come nascono i silent party?

I silent party sono una novità abbastanza recente essendo nati una decina di anni fa, anche se solo negli ultimi tempi hanno vissuto un vero e proprio boom, anche per merito di migliorie tecnologiche. Naturalmente non potevano che nascere nella culla della musica moderna, ovvero l'Inghilterra. Anche il luogo esatto della nascita non è da poco, ovvero il Festival di Glastonbury il più grande raduno rock d'Europa. Correva l'anno 2005 e gli organizzatori escogitarono questa soluzione per non superare i limiti di decibel consentiti durante i dj set che partivano la sera una volta terminati i concerti, fornendo ai partecipanti delle cuffie così che potessero ballare fino all'alba.

Da quel momento l'idea viene ripresa da sempre più addetti ai lavori ma non solo dagli organizzatori di eventi anche da artisti. Non sono mancati negli anni infatti concerti di musicisti che si sono esibiti venendo ascoltati solo tramite cuffie. I silent party rapidamente sono arrivati in ogni parte del mondo e, naturalmente, anche in Italia. Visti all'inizio con molta diffidenza, tipico atteggiamento nostrano verso le novità spesso bollate troppo sbrigativamente come “americanate”, queste feste silenziose hanno conquistato anche il bel paese tanto da diventare uno degli eventi più apprezzati dell'ultima estate.

Questo il futuro dei party?

I segreti del successo sono diversi. In primis questo escamotage permette di realizzare feste in luoghi che altrimenti sarebbero impossibili da accedere, come piazze o dimore storiche. Poi c'è anche la possibilità per i partecipanti di poter scegliere quale dj ascoltare semplicemente cambiando il canale della cuffia senza dover cambiare stanza, in più se si vuole semplicemente scambiare quattro chiacchiere non si deve urlare visto che tutto l'ambiente circostante non è oggetto di musica assordante. Poi c'è sempre il gusto della novità, con addirittura alcune delle più famose discoteche Roma che hanno organizzato silent party, sempre con grande successo.

Gli aspettati negativi sostanzialmente sono soltanto filosofici. In una società infatti che già spinge di per se all'individualismo e all'alienazione sicuramente questo modo di fare festa non aiuta i rapporti interpersonali. Il silent party visto in questa ottica potrebbe sembrare una degenerazione dell'isolamento giovanile degli ultimi anni, ma forse, in fondo, è solo una festa.