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Eugenio Finardi nel 1990, nella canzone "La forza dell'amore", racconta delle passioni giovani, dove la chitarra diviene una necessità che preme nei cuori dei giovani sedicenni che sognano di suonare, di fronte ad un falò con gli amici, i pezzi che hanno fatto grande la storia della musica italiana. In effetti la chitarra è tra quegli strumenti che ha sempre un grande ascendente sui giovani, e meno giovani, di tutte le generazioni: non a caso già nel 1965 Nicola Di Bari, imbracciava una chitarra per suonare alla sua amata.
Quale chitarra scegliere quando si è agli inizi? Quale modello preferire? Bisogna fare una piccola premessa, esistono tre macro-categorie di chitarra: la chitarra classica, quella acustica e quella elettrica. Appare chiaro che la scelta del modello è strettamente legata al tipo di musica che si vuole andare a suonare quando si prendono lezioni di chitarra. La musica leggera italiana è, evidentemente, diversa rispetto all'heavy metal, e per tale ragione è preferibile optare per chitarre diverse. Per gli amanti della musica classica non c'è nulla di meglio di una chitarra classica, dal suono più dolce e, per questo, adatto a pezzi melodiosi. Per la pop music e il genere country, invece, sarà preferibile optare per una chitarra acustica. Da jolly, invece, può fungere la chitarra elettrica, che si presenta, tra le tre, come lo strumento più versatile, adattandosi bene sia al country che al rock più strong.
La maggior parte degli amanti della chitarra ha iniziato, probabilmente, con una chitarra classica. Questo strumento infatti è estremamente consigliato per i principianti perchè, con le sue corde di nylon, infastidisce di meno i principianti che non hanno ancora calli sulle dita. Inoltre la chitarra classica è facilmente trasportabile e non necessita di amplificatori. Dal'altro canto però, la chitarra classica ha un collo, ovvero un manico, più largo e per i principianti può essere più complicato mettere alcuni accordi. La chitarra acustica, al contrario, ha un collo decisamente più stretto che ne facilita l'uso, ed ha dimensioni ancora più maneggevoli di quella classica. E' pur vero, però, che la chitarra acustica ha corde in acciaio, che possono risultare più fastidiose per le dita dei principianti. La chitarra elettrica richiede, per sua natura, un budget più corposo rispetto ai due modelli precedenti: necessità infatti di un amplificatore. Va anche detto, comunque, che la chitarra elettrica è il modello che presenta le corde più vicine tra di loro, e questo elemento strutturale può facilitare i giovani chitarristi. Un altro elemento a favore della chitarra elettrica è anche, sicuramente, la possibilità di suonare senza arrecare disturbo ad altri, attraverso l'uso delle cuffie.
Una volta scelta la tipologia di chitarra più vicina ai nostri gusti musicali e alle nostre esigenze, non ci resta che sciogliere un altro dubbio, ovvero quale chitarra scegliere per iniziare? Il budget a disposizione certamente andrà ad influenzare la scelta ma va sfatato un mito: il valore della chitarra non influenza, almeno in fase di apprendimento, la qualità del suono prodotto. In una fase iniziale di approccio a questo strumento non sarà tanto la qualità dello strumento a fare la differenza, quanto piuttosto la dedizione e la passione del giovane chitarrista. Spendere una cifra enorme per una chitarra che, magari, potrebbe venire abbandonata in un angolo dopo pochi mesi in una cantina, non è assolutamente consigliabile (soprattutto se si tiene conto che le chitarre sono oggetto di una veloce svalutazione e che, nella migliore delle ipotesi, pur rivendendola, non si otterrà quasi mai più della metà del prezzo di acquisto). Esistono chitarre a prezzi estremamente competitivi che sono ottime per chi si avvicina a questo strumento per la prima volta, per trovarle basta spulciare le diverse offerte della rete o recarsi in un punto vendita specializzato in strumenti musicali.
