Meccanica e macchinari

Il taglio ad acqua per l'acciaio: caratteristiche e vantaggi


Tra le soluzioni a cui si può ricorrere per il taglio dell'acciaio, il taglio ad acqua è consigliato in presenza di uno spessore inferiore ai 6 millimetri o quando si ha a che fare con uno spessore di più di 5 centimetri. Il risultato che si può ottenere grazie al taglio a getto d'acqua è molto omogeneo e si caratterizza per livelli di accuratezza decisamente elevati. La precisione che viene assicurata può essere più elevata perfino di quella del laser, sia perché non c'è distorsione termica, sia perché si usufruisce di una migliore uniformità dei bordi. Lo spessore non limita questo tipo di taglio, a differenza di quel che si verifica, invece, con il plasma e con il laser. C'è da tenere conto di un solo limite pratico, compreso tra i 152 e i 203 millimetri, cioè tra i 6 e gli 8 pollici, ed è dovuto al tempo di cui si ha bisogno per procedere al taglio di uno spessore simile, oltre che alla tendenza a divergere che contraddistingue il flusso d'acqua.

Pro e contro del taglio a getto d'acqua

Volendo trovare il vero punto debole del taglio a getto d'acqua, esso può essere identificato nel suo costo operativo. I calcoli mettono in evidenza che i costi immediati che devono essere sostenuti per l'attrezzatura in genere sono un po' più alti rispetto a quelli richiesti dal plasma, soprattutto perché la pompa con intensificatore è uno strumento che presuppone un investimento ingente. Rispetto al laser, comunque, il risparmio è evidente, almeno per ciò che riguarda le spese iniziali. Cambia tutto, però, se si fa riferimento ai costi orari di funzionamento, su cui incide il costo del garnet abrasivo. Questo tipo di taglio, per altro, è adatto al taglio con più teste, anche in presenza di un'unica pompa con intensificatore, ma va ricordato che per ciascuna testa di taglio c'è bisogno di un flusso di acqua in più, e di conseguenza di un orifizio più piccolo o di una pompa più grande.

Il taglio al laser

Una valida alternativa rispetto al taglio ad acqua può essere individuata in quello al laser, che è consigliabile per l'acciaio dolce caratterizzato da uno spessore uguale o inferiore ai 320 millimetri, pari a 1.25 pollici. Il processo in questione, a dir la verità, non si dimostra troppo veloce, perché ci si deve basare sulla velocità della reazione chimica che si innesca tra l'ossigeno e il ferro: non si usa, infatti, una fiamma di preriscaldamento, in quanto il processo di bruciatura deriva dal calore che viene prodotto dal raggio laser stesso.

Il taglio con torcia per ossitaglio

Una terza via che può essere percorsa per il taglio dell'acciaio dolce è il taglio a cannello, o taglio con torcia per ossitaglio. La torcia mette a disposizione una superficie squadrata e liscia, ovviamente a condizione che sia regolata in maniera appropriata, con il bordo superiore che è lievemente arrotondato per effetto delle fiamme di preriscaldamento, mentre sul bordo inferiore si riscontra un numero di scorie piuttosto limitato.