Termotecnica e servizi ecologici

Manutenzione del Verde Pubblico in Italia: un Bilancio


Negli ultimi anni si riscontra, in Italia, un nuovo interesse rivolto al recupero degli spazi verdi.
In questa ottica sono stati programmati una serie di interventi mirati alla manutenzione del verde (soprattutto in contesti urbani).
Un passo avanti, senz’altro, ma confrontando quanto fatto nel Bel Paese con i risultati internazionali si nota come il ritorno al verde sia stato gestito male.
La manutenzione del verde pubblico, infatti, è stata spesso affidata a sedicenti professionisti che tuttavia avevano una scarsa conoscenza delle reali problematiche in gioco.

La manutenzione del verde però, così come la sua diffusione, propugnate dall’Agenda 21, non sono un semplice vezzo estetico; non ne va misconosciuto, infatti, il ruolo giocato dal punto di vista bioclimatico e l’impatto che giardini, parchi e altro hanno nel miglioramento della vita dei cittadini e in termini di attrattività del sito (che si traduce in un richiamo per i turisti e, conseguentemente, in una serie di benefici per l’economia).
Da non sottovalutare, poi, il valore didattico e culturale della presenza del verde nei cittadini più giovani.

Gli spazi verdi pubblici, che generalmente fanno capo ai Comuni, andrebbero sottratti a quella autonomia operativa (che spesso sfocia nella soggettività) responsabile di alcuni errori sulle politiche di arredo di una città.
Tra questi ultimi si annovera il considerare il verde come dedicato a categorie sociali “specifiche”, come i pensionati, abbandonandolo al degrado.

Le Regioni e le Province dovrebbero, invece, almeno tentare di svolgere una funzione di coordinamento per l’elaborazione di una strategia unitaria, che sia in grado di catalizzare la diffusione, tanto tra gli Enti pubblici quanto tra quelli privati, di più incisive pratiche di manutenzione del verde pubblico.

A questi ingredienti andrebbe aggiunta l’opera e la responsabilità dei cittadini nel curare il loro arredo privato.

Accanto a queste carenze sconfortanti è bene citare un’eccellenza italiana: la città di Ferrara è circondata da 1500 ettari di terreno agricolo considerati a tutti gli effetti come parte del centro storico.

Per evitare inconvenienti è bene affidarsi ad aziende per la manutenzione del verde pubblico che di norma operano nel modo seguente.
Si procede prima alla valutazione delle aree verdi per poi valorizzarne la loro funzione, ottimizzarne le modalità di gestione e realizzare una pianificazione razionale degli interventi votati alla loro estensione.
Ecco spiegato il motivo per cui sarebbe bene che i Comuni si dotassero, accanto al Piano Urbanistico Comunale, di un Piano del verde urbano, un documento progettuale cui oggi scarsamente impiegato e la cui mancanza genera sprechi di denaro pubblico, mentre rende il verde meno fruibile per i cittadini.

La manutenzione delle aree verdi raccoglie la ‘sfida della continuità’, tutelando quanto precedentemente realizzato e correggendo anche eventuali errori di progettazione.

Occorre tener presente, poi che c’è una stretta connessione fra il livello di pregio delle aree da gestire e le modalità (nonché i tempi) della manutenzione del verde.