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Come scrivere testi persuasivi per il marketing

Quali sono le precauzioni da adottare quando si scrive un testo persuasivo per il marketing? In primo luogo, è necessario capire qual è lo scopo del contenuto a cui ci si dedica: di solito, consiste nel creare domanda per servizi e prodotti. Essere in grado di redigere un testo coinvolgente non è una capacità che si possa acquisire con facilità dall’oggi al domani: bisogna imparare con l’esperienza e con la costanza, capendo in che modo si può suscitare l’attenzione del lettore nella speranza che si interessi al contenuto e addirittura risponda.

Qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere?

Il punto di partenza per la scrittura di un testo persuasivo per il content marketing è rappresentato dalla definizione dell’obiettivo che si vuole raggiungere: non sempre si vuole indurre il lettore a comprare un prodotto. Occorre capire, quindi, se il lettore dopo aver letto il testo dovrà portare a termine un acquisto, lasciare il proprio indirizzo di posta elettronica, inviare un messaggio tramite un form di contatto, prendere parte a un seminario, e così via. L’importante è che l’obiettivo che si stabilisce sia realistico e che si adotti un tipo di comunicazione incisivo.

A che cosa serve un testo persuasivo

È bene tener sempre presente la distinzione tra un testo informativo e un testo persuasivo: quest’ultimo non serve a spiegare o a fornire dati, perché per questo esistono i manuali. La promozione, al massimo, deve indurre chi legge a richiedere delle spiegazioni. Ecco perché un testo di questo tipo deve soprattutto mettere in evidenza i vantaggi che possono derivare dalla scelta del prodotto o del servizio in questione. Un’analisi dei benefici, dunque, con un linguaggio che sia al tempo stesso professionale e semplice.

L’elaborazione dell’offerta

Nel caso in cui il messaggio sia diretto a un pubblico nuovo, prima di parlare dei propri prodotti è indispensabile presentare sé stessi in modo da farsi conoscere. Naturalmente, uno stesso messaggio non è ugualmente valido per qualsiasi destinatario: infatti, è auspicabile elaborare un tipo di offerta che si adatti al target di riferimento e che sia in linea con il pubblico che si vuole convincere. Un consiglio sempre valido è quello di non parlare di più prodotti o più servizi nella stessa pagina, ma di concentrarsi su un singolo elemento alla volta, che si tratti di un bene fisico, di un seminario, di un evento o di qualsiasi altro aspetto.

Il valore delle garanzie

Quando ci si dedica alla redazione di un testo persuasivo per il marketing non bisogna dimenticare di offrire delle garanzie. Più sono e meglio è, anche perché ci sono tanti tipi di garanzie a cui si può fare riferimento: non solo le garanzie di rimborso per un prodotto di cui non si è soddisfatti, ma anche le garanzie di autorevolezza, che possono derivare dal possesso di particolari titoli di studio o certificazioni, ma anche dall’aver lavorato per aziende importanti. Un ulteriore modo per mettere a disposizione delle garanzie è rappresentato da un sito web che sia strutturato in modo oculato, in quanto mostra le capacità di chi lo gestisce.

Che cosa promettere

In un testo promozionale promettere è consentito, ma solo a condizione che si sia in grado di mantenere quello che viene promesso. A tale scopo è necessario capire qual è il livello di qualità più elevato a cui si può arrivare. È sempre utile far capire a chi legge perché dovrebbe comprare un prodotto o un servizio: insomma, qual è il suo valore. Vietato essere eccessivi, ma al tempo stesso vietato sottovalutarsi o essere troppo prudenti.

Essere persistenti

La costanza nel marketing è una dote che alla lunga paga, e bene. Partendo dal presupposto che esagerando si ottiene un effetto contrario a quello desiderato, occorre essere persistenti, anche se con moderazione: il che vuol dire telefonare con regolarità, spedire depliant a cadenze sempre uguali, inviare lettere con una certa frequenza, e così via. Di certo dopo la prima spedizione saranno in pochi i destinatari che risponderanno, ma questo non vuol dire che si debba rinunciare a tornare a farsi sentire. Può essere, infatti, che la prima volta non abbiano risposto perché non hanno colto il valore di ciò che è stato proposto loro, o perché in quello specifico momento non erano interessati, o addirittura perché erano solo distratti. Non avrebbe senso, pertanto, arrestare la promozione.

I contatti

Nel caso in cui tramite il testo promozionale si fornisca un riferimento (che sia un indirizzo mail o un numero di telefono), occorre fare in modo che chi risponde sappia cosa dire… ma soprattutto che ci sia qualcuno a rispondere. Tenere i clienti in attesa non è mai una mossa intelligente, e chi risponde deve mostrarsi competente, consapevole di ciò di cui si parla e pronto a soddisfare ogni esigenza risolvendo tutti i dubbi e tutte le perplessità.

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