Ogni persona ha i suoi problemi. Quante volta abbiamo sentito dire o abbiamo utilizzato questa frase per dire che ognuno fa determinate scelte in base alla sua situazione personale?
E appunto la maniera di affrontare un problema è quello che si definisce problem solving. Non importa se i problemi siano piccoli o grandi. L’importante è che si trovi una maniera efficace per farvi fronte e risolverli, senza andare nel panico.
I piccoli e grandi problemi
Nella vita si affrontano quotidianamente un numero impressionante di problemi. La donna in carriera sposata potrebbe essere assillata ogni giorno dal pensare a cosa preparare per cena la sera. Un disoccupato è sicuramente immerso nel problema di dover trovare lavoro. Un biologo vorrebbe poter trovare il modo per produrre un farmaco senza controindicazioni. Il marketer ha certamente il problema di creare una campagna pubblicitaria di successo.
Questi ed altri, sono problemi a cui far fronte con calma e determinazione, ma soprattutto con un processo mentale che porti ala scoperta del problema, all’analisi dello stesso e infine alla soluzione. Il cosiddetto problem solving.
Detto questo, esistono diverse metodologie efficaci per trovare la soluzione ai problemi, che spesso vengono accumunate dalla presenza di 5 fasi, ovvero 5 passaggi da compiere per arrivare alla soluzione.
Problem Solving: Le 5 Fasi
Parlavamo delle 5 fasi del problem solving ed eccoci ad elencarle e a spiegarle nel dettaglio:
- Definizione del Problema
- Analisi e Riconoscimento del Problema
- Indentificazione delle possibili soluzioni
- Scelta della soluzione definitiva
- Azione (Risolvere il Problema)
Definizione del Problema
Sembra un qualcosa di astratto ed è la parte più importante del processo di problem solving. La definizione del problema è quella che richiede più tempo, perché in pratica identifica quali siano le cause originarie e tutti i fattori che hanno influito sulla sua insorgenza. Si tratta di una sorta di raccolta dei dati sulle cause, gli accadimenti e l’identificazione dei bisogni.
Analisi e riconoscimento del problema
A seconda del tipo di problema, bisogna individuarne la natura. Si tratta di un ostacolo da superare o la mancanza di un modo per raggiungere il tuo obiettivo? In termini tecnici viene definito identificazione della natura del gap, dove vengono considerate primariamente le cause del problema e gli effetti che ne sono scaturiti.
Le cause dunque hanno provocato un effetto e questo ha determinato la situazione che si sta vivendo. Bisogna quindi affinare il tiro ed individuare se la causa è una persona, un avvenimento, il tempo o l’ambiente.
Identifica le possibili soluzioni
Una volta individuate le cause e gli effetti conseguenti, è più facile cercare una soluzione. Non bisogna fermarsi alla prima soluzione che ci viene in mente. Piuttosto vanno messe sul piatto, anzi meglio su carta, tutte le idee.
Quindi bisogna cercare di generare più idee possibili per poi procedere ad una prima selezione delle idee migliori, quelle cha hanno una maggiore possibilità di risolvere il problema. Ogni idea può avere degli effetti positivi e degli effetti collaterali. E’ in questo momento che si passa alla quarta fase, quella decisionale.
Scelta della soluzione definitiva
Quando sul piatto hai alcune idee che ti sembrano idonee alla soluzione del problema, si deve effettuare una scelta, ovvero prendere una decisione su quale delle tante applicare.
Per farlo dovresti tornare ad analizzarle per escludere quelle decisamente inopportune e quelle che potrebbero generare dei fastidiosi effetti collaterali. Cercando di immaginare l’applicazione di ognuna di esse, considera anche il tempo e lo sforzo richiesto per applicarle.
Alla fine, rimarrà solo la migliore. Quella più idonea alla soluzione del problema che si dovrà mettere in pratica.
Azione (Risolvi il problema)
Si tratta dell’ultima fase, quella che, se preparata adeguatamente attraverso i punti precedenti, risulterà essere una scelta ponderata con altissime probabilità di successo.
