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Quando si organizza un viaggio in un paese extracomunitario, tra i tanti aspetti a cui prestare attenzione c'è la richiesta di un visto. Nazioni come l'Australia richiedono, ai cittadini stranieri che vogliono entrare nel paese, un regolare visto: a seconda della motivazione del viaggio (turismo, lavoro, studio, ecc.) sarà necessario prepararlo prima della partenza per essere in regola con le leggi australiane sull'immigrazione.
Il visto turistico chiamato anche eVisitor Visa è tra i più richiesti: è completamente gratuito, ha validità di un anno e permette la permanenza in Australia per 3 mesi alla volta. È la tipologia creata esclusivamente per i turisti e impedisce nella maniera più assoluta di lavorare una volta dentro i confini del paese.
Il Working Holiday Visa è tra i più conosciuti e richiede due fondamentali requisiti: un'età compresa tra 18 e 31 anni e il passaporto di un determinato paese (l'elenco è consultabile online ma comprende anche l'Italia). Il visto ha un costo di 440 dollari australiani e permette la permanenza per 12 mesi. È possibile anche svolgere un'occupazione ma con una durata massima di 6 mesi per lo stesso datore di lavoro. Consente anche di studiare per 17 settimane e di essere esteso per altri 12 mesi, a patto che il soggetto abbia lavorato per un minimo di 88 giorni in una fattoria australiana in determinate zone del paese.
Lo Student Visa costa 550 dollari australiani può essere richiesto da qualsiasi cittadino straniero che abbia intenzione di frequentare corsi di studio. Permette anche di lavorare part-time con un massimo di 40 ore ogni 15 giorni.
Per quanto riguarda il visto per lavoro ne esistono diverse tipologie in base all'età, tipo di occupazione, qualifiche, esperienza, ecc. Nel caso di necessità è bene rivolgersi direttamente all'ambasciata o a società specializzate in visti per l'Australia.
Un caso particolare riguarda un genitore separato o divorziato che intende visitare l'Australia con uno o più figli minori al seguito. In entrambi i casi le regole sono le stesse ed è necessario provvedere a richiedere il rilascio della carta di identità, del passaporto per il minore e successivamente del visto di ingresso di tipo turistico (supponendo un viaggio di piacere).
La questione fondamentale è che per ottenere i documenti necessari serve il consenso di entrambi i genitori. Se manca tale condizione il minore non può partire. Spesso è lo stesso giudice che si occupa delle separazione o del divorzio a spiegare gli obblighi e i diritti ai genitori in caso di viaggi molto lunghi. In alcune situazioni può anche vietare l'espatrio del minore o la visita in paesi ritenuti pericolosi o non idonei.
Nel caso uno dei genitori non dia l'assenso, l'altro può chiedere l'intervento del Giudice Tutelare che analizzerà la situazione e prenderà una decisione in merito. Se l'esito finale è favorevole, il Giudice darà il consenso per il rilascio dei documenti validi per permettere l'espatrio del minore. A questo punto il genitore potrà richiedere un regolare visto per lui e il figlio senza la necessità di presentare altra documentazione, ma solo attraverso la compilazione di un modulo online.
Per richiedere un visto turistico per l'Australia non serve recarsi all'ambasciata o fare code interminabili in qualche ufficio, è sufficiente effettuare una richiesta online. Un esempio? Basta andare sul sito visum-australien.ch e si possono trovare tutte le informazioni, anche in lingua italiana, per un visto di tipo eVisitor o business per godersi un'emozionante vacanza o un viaggio d'affari nel paese dei canguri. Ottenere il visto è facile: serve solo compilare un modulo online senza la necessità di iscriversi sul portale, ma semplicemente inserendo i dati anagrafici del viaggiatore, del passaporto, e indicare eventuali problemi giudiziari avuti in passato. In meno di 10 minuti si può inviare la richiesta, procedere con il pagamento tramite carta di credito o carta ricaricabi le e successivamente ricevere il visto. Sul sito visum-australien.ch si possono anche ottenere informazioni tramite mail, richiedendo un contatto telefonico con un operatore oppure trovando le risposte nella sezione FAQ.
