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"Come sciogliere le nozze alla Sacra Rota" è il libro scritto da Vincenzo di Michele che si propone di fare chiarezza e di illustrare nel dettaglio cosa implichi un annullamento del matrimonio in un tribunale ecclesiastico. Anche dal punto di vista economico: nel volume - edito da Fernandel - per esempio viene specificato che l'annullamento implica che l'assegno di mantenimento per l'ex moglie o per l'ex marito non sia più dovuto.
Infatti, le sentenze di annullamento che provengono dai tribunali ecclesiastici sono effettive anche a livello civile. Ciò vuol dire che, nel momento in cui il matrimonio religioso viene sciolto, non solo vengono annullate anche le nozze civili, ma decade pure l'obbligo di contribuire al sostegno economico dell'ex coniuge e di corrispondergli qualsiasi forma di mantenimento.
Diretta conseguenza di tale circostanza è che sono sempre di più le coppie che preferiscono percorrere la strada dell'annullamento religioso piuttosto che quella del divorzio, viste le minori conseguenze per il futuro. Vale comunque la pena di ricordare che la Sacra Rota può intervenire solo nel caso in cui nelle nozze venga riscontrato un vizio, e Di Michele affronta tale eventualità proponendo al lettore oltre trenta casi pratici differenti. Tra i vizi che possono determinare l'annullamento, si segnalano l'esclusione della prole, la malattia, la simulazione, la gelosia, l'immaturità, l'infertilità, la violenza, l'impotenza, l'incapacità, l'egoismo, il maschilismo, la timidezza, l'infedeltà, la frigidità, la ninfomania, l'omosessualità e comportamenti sessuali fuori dal comune quali - per esempio - il sadomasochismo e il voyeurismo.
"Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota", dunque, rappresenta un'inchiesta a tutto tondo che permette - tra l'altro - di sapere che il numero di coppie che decidono di rivolgersi ai tribunali ecclesiastici è in costante aumento, e che a un aumento delle cause corrisponde - come è logico e fisiologico che sia - un aumento delle sentenze che sanciscono gli annullamenti delle nozze. Tra i numerosi temi trattati, è presente la notizia uscita nelle ultime ore sul caso di una coppia di Mantova che si è visto annullare il proprio matrimonio dal tribunale ecclesiastico perchè il marito è stato ritenuto "un mammone, totalmente assorbito dalla madre". In pratica, la Chiesa ha ratificato che il coniuge «era affetto da incapacità di assumere e adempiere un obbligo matrimoniale essenziale».
Se un tempo il ricorso alla Sacra Rota sembrava una prerogativa solo per qualche stravagante Vip (nota è la storia del matrimonio tra Valeria Marini e Giovanni Cottone) o comunque per chi aveva disponibilità economiche molto ingenti per poter affrontare l'intera procedura, ora lo scenario appare completamente cambiato, e anche chi non ha un conto in banca ingente può pensare di percorrere questa via: anche perché è previsto un patrono stabile - che comporta una forma di patrocinio gratuito - per chi non può contare su un proprio avvocato di fiducia.
