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A vela nel Golfo dei Poeti


Un weekend tra mare e storia.

Pochi golfi italiani sono ricchi di suggestioni come quello di La Spezia, terra di confine non solo tra Liguria, Toscana ed Emilia, ma anche tra storia antica, remota e presente. L’eterno connubio tra il mare e l’uomo qui si esprime in molteplici aspetti da sempre. Per un weekend, io consiglio sempre questa meta.

La vela si può vivere in tanti modi, come skipper non mi piace imporre un programma e qui puoi offrire ai tuoi clienti tanti spunti, mete e possibilità.

La conformazione geografica del golfo lo rende un porto naturale eccellente che la diga foranea contribuisce a ridossare praticamente da ogni mare e ogni vento. Per questa ragione la Marina Militare, grandi cantieri, società marittime e migliaia di grandi e piccoli armatori lo hanno scelto da sempre come base per le proprie attività.

Ma è alla bellezze delle sue coste e dei suoi scorci che il golfo di Spezia deve la sua fama internazionale. Poeti come Byron, Shelley e altri se ne innamorarono perdutamente e qui composero i loro versi migliori, tanto che la zona viene chiamata anche Golfo dei Poeti.

Le possibilità di noleggiare una barca qui sono tante, sia a La Spezia che sui versanti di ponente e di levante ci sono molti Marina ben attrezzati dove i charter tengono le loro barche. Ma si può anche noleggiare a Bocca di Magra e raggiungere il golfo in poche miglia di navigazione. Personalmente prediligo Fezzano, un piccolo borgo a pochi chilometri dalla città, tranquillo e poco turistico, che ha conservato un carattere genuino e non è stato snaturato dall’apertura di boutique e negozi di souvenir. Il Marina è accogliente e dotato di strutture moderne e ottimi servizi per il diportisi. Non a caso hanno portato qui le loro barche alcuni regatanti nella classe Mini e A40 e anche un paio di buone scuole di vela tra cui Vivere la Vela cui sono molto affezionato.

A un velista il Golfo di Spezia non risparmia mai il vento. Se intorno c’è bonaccia piena qui puoi stare sicuro che una buona brezza di terra si alzerà sempre e riempirà le tue vele. E uscito dal porto hai molte destinazioni da raggiungere.

Prima fra tutte Porto Venere, sul versante di ponente, antico borgo protetto e sovrastato dal suo castello e dall’Isola Palmaria. Si può dare ancora o prendere un gavitello libero nel canale se avete in tender per scendere a terra. In alternativa nel porto un paio d’ore al transito si possono fare senza pagare. Immancabile una visita alla chiesetta a picco sul mare e una passeggiata nel carrugio che profuma di pesto.

Da Porto Venere si può circumnavigare Palmaria e il Tino dominato dal faro che segnala tutto golfo ai naviganti. Lì se trovate un gavitello libero si può fare un bellissimo bagno, oppure proseguite e trovate un paio di fondi buoni lungo la costa orientale di Palmaria.

Sul versante di levante c’è Lerici con il suo castello che al contrario di quello di Porto Venere che abbraccia e difende la sua città, questo se sta in disparte, imponente, altero e misterioso.

Poco più a sud, doppiata la punta di Maralunga c’è una caletta sorprendente e deliziosa, ideale per fermarsi a pranzo e per un bellissimo bagno. Unico difetto che essendo fuori dalla diga foranea, con mare e vento da sud e da ovest meglio starne fuori, ciò che la rende bella può diventare un grave pericolo, lo scoglio del Macellaio e due piccoli faraglioni.

Immancabile una visita a Tellaro, uno dei più piccoli e deliziosi borghi di pescatori della Liguria, una Portofino in miniatura.

E se quel weekend che avete scelto c’è mare mosso o peggio mare lungo e i vostri ospiti sono deboli di stomaco che fate? Nessun problema, nel Golfo di Spezia potete veleggiare a piacere all’interno della diga foranea. Occhio al traffico però, faranno la stessa scelta anche molti altri equipaggi e occhio alle coltivazioni di cozze (che i liguri chiamano muscoli!).

Poi quando volete fermarvi per pranzo entrate nel piccolo golfo de Le Grazie. Il paese ospita il cantiere Valdettaro, specializzato in barche d’epoca che potrete ammirare in tutto la loro intramontabile eleganza. Qui potete dare ancora tranquillamente ma vi consiglio di mettere il grippiale, il fondo è ottimo tenitore ma pieno di insidie tra vecchie catenarie e ancora abbandonate.

Ci sarebbe ancora molto da dire su questo golfo ideale per vivere la vela a 360° e io stesso non finisco mai di scoprirlo... trovo sia una delle destinazioni più suggestive per concludere felicemente un corso di vela .

Da qui ad esempio si salpa per le Cinque Terre, altra meta affascinante del litorale di levante. Oppure si mette prua su 181° e si raggiunge Capraia per la sagra del totano.

Ma di questo parleremo un’altra volta. Buon vento!

Vivere la Vela