Materiali e forniture per l'edilizia

Principali proprietà fisiche del legno per l’impiego nel settore edile


Le principali proprietà fisiche del legno, per quanto riguarda l’impiego nel settore dell’edilizia e delle imprese edili, sono: il contenuto di acqua (o tenore di umidità), il ritiro, la massa volumica e la conduttività termica.

Contenuto di acqua
Al momento dell'abbattimento l'albero contiene una notevole quantità di acqua, variabile dal 20% al 50% del peso complessivo, a seconda della specie, della zona di crescita, del periodo di abbattimento ecc. La quantità d'acqua decresce poi con la stagionatura. in misura variabile a seconda delle dimensioni dei pezzi e del modo in cui sono esposti all'aria, fino a stabilizzarsi intorno a valori dall'8 al 20%.
Il tenore e il fattore intrinseco di umidità è una caratteristica molto importante, poiché influisce direttamente sulla stabilità dimensionale del legno e sulla resistenza meccanica. Il legno, infatti, conserva col passare del tempo la sua capacità di assorbire dal un lato e riemettere dall’altro tutta o parte dell’umidità di risalita al variare dell'umidità ambientale, con conseguenti aumenti e diminuzioni di volume.
Per questo assume grande importanza la stagionatura, cioè l'operazione che tende a ridurre l'umidità entro determinati limiti. La stagionatura ottimale, infatti, non deve annullare l'umidità, ma deve portare il contenuto di acqua del legno in equilibrio con quello dell'ambiente in cui esso verrà posto in opera.
Ovviamente, essendo di solito ignote la destinazione del legname e le caratteristiche igrometriche del luogo di posa, non si può che operare con valori di umidità medi.

Ritiro del legno
Se il tenore di umidità scende al disotto del 30%. ogni ulteriore perdita di acqua provoca una diminuzione dimensionale, denominata ritiro. L'entità del fenomeno è minima lungo le fibre (qualche millimetro per metro), mentre è notevole in senso radiale e ancora più rilevante lungo gli anelli di accrescimento. La differente entità del ritiro in senso radiale rispetto a quello lungo gli anelli di accrescimento può provocare spacchi longitudinali e l'eventuale imbarcamento delle tavole dopo la segagione.

Massa volumica
La densità della pura sostanza legnosa vale 1500 kg/m3. Poiché il legno non è un materiale omogeneo, ma è costituito di un insieme di cellule che contengono piccolissime cavità, la sua massa volumica è sensibilmente inferiore e variabile a seconda della specie della presenza di nodi, della velocità di accrescimento della pianta ecc.

Conduttività termica
La conduttività termica del legno è pari a circa la metà di quella dei laterizi e a un decimo di quella del calcestruzzo. È d'altronde nota la sensazione di calore al tatto dovuta al legno, il legno ridotto in fibre fornisce poi la materia prima per la produzione di alcuni tipi di pannelli isolanti a bassa densità. Per questo motivo viene preso seriamente in considerazione anche nella costruzione di case ecologiche, spesso preferito in certi contesti dalle imprese edili Torino, o da imprese edili nelle altre grandi città italiane.
Proprietà meccaniche nell’edilizia

Il legno resiste alle sollecitazioni in modo molto diverso a seconda della direzione delle forze sollecitanti rispetto alle fibre e la sua resistenza agli sforzi di compressione, flessione, trazione e taglio è fortemente influenzata dalla massa volumica, dal grado di umidità e dalla presenza di eventuali difetti Altri importanti parametri per valutare il comportamento del legno sono: il modulo di elasticità, la durezza, la resistenza all’impronta, la resistenza all'abrasione.

Resistenza a compressione
La resistenza a compressione è assai maggiore per le sollecitazioni che agiscono in direzione parallela alle fibre di quanto non sia per quelle perpendicolari alle fibre. In generale, essa è influenzata dal contenuto d'acqua ed è tanto maggiore quanto più elevata è l'umidità.

Resistenza a flessione negli impieghi edilizi
La resistenza a flessione assume valori significativi solo quando gli sforzi sono paralleli alle fibre, cioè quando l'elemento sottoposto a flessione ha le fibre disposte longitudinalmente; essa è influenzata dalla presenza di nodi e spaccature longitudinali e dalla distanza degli anelli di crescita, oltre che dal tenore di umidità del legno. Nelle travi inflesse può anche prodursi uno scorrimento delle fibre che, dopo anni. dà luogo a notevoli aumenti della freccia d'inflessione. Questo fenomeno, chiamato fluage, è comune a molti materiali da costruzione, ma nel legno assume valori particolarmente elevati.

Resistenza a trazione
In genere, la resistenza del legno agli sforzi di trazione in direzione parallela alle fibre è maggiore di quella agli sforzi di compressione: è invece molto bassa o insignificante la resistenza agli sforzi di trazione in direzione perpendicolare alle fibre.

Resistenza al taglio
La resistenza al taglio nella direzione delle fibre è alquanto bassa, mentre è invece rilevante nella direzione perpendicolare alle fibre.

Modulo di elasticità
Come molte altre proprietà, il modulo di elasticità è correlato con altre caratteristiche del legno. Esso diminuisce al crescere dell'umidità e della temperatura e aumenta insieme alla massa volumica.

Durezza e resistenza all'impronta
La durezza viene valutala in base alla misura del diametro dell'impronta predona da un punzone dotato di un'estremità semisferica e opportunamente caricato (UNI ISO 3350). In modo analogo è condona la prova di resistenza all'impronta, misurando la profondità dell'ammaccatura causata da un punzone a forma semicilindrica (UNI 4712). Insieme alla resistenza all'abrasione, la resistenza all’impronta è particolarmente importante per i prodotti lignei per pavimentazioni.

Resistenza all'abrasione
È attualmente allo studio, in ambito internazionale, un metodo di prova che misura la resistenza all'abrasione in base alla perdita di massa e di spessore di un provino sfregato con moto alternativo su una carta vetrata.