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Impianti fotovoltaici: i moduli e le tecnologie del fotovoltaico


L'effetto fotovoltaico fu scoperto dallo studioso Becquerel nel 1839. In seguito la prima cella fotovoltaica di silicio monocristallino fu creata a scopo dimostrativo nel 1953, ma la teoria relativa al funzionamento fu infine compresa a pieno solo alla fine degli anni cinquanta.
Da allora le tecniche per la produzione di celle con il silicio monocristallino hanno si sono sviluppate e sono state integrate con nuovi strumenti e tecnologie.
Oggi infine la fabbricazione di celle fotovoltaiche ha raggiunto a pieno la sua maturità in quanto il fenomeno dell’effetto fotovoltaico e il funzionamento delle celle è stato ampiamente studiato e sviluppato.

Oggigiorno le tecnologie infatti hanno portato alla creazione di nuovi moduli per impianti fotovoltaici, oltre ai moduli realizzati in Silicio Monocristallino che apportavano un alto rendimento, ma erano particolarmente costosi sul mercato vengono prodotti e si possono trovare anche moduli in Silicio Policristallino, che sono molto diffusi soprattutto per l'ottimo rapporto fra il prezzo e le prestazioni ottenute, troviamo inoltre anche i moduli cosiddetti a "film sottile", come quelli in Silicio Amorfo, che sono meno costosi e più convenienti per via soprattutto per il rivestimento di ampie coperture come capannoni industriali o strutture simili.

Bisogna comunque tenere conto che le prestazioni dei moduli derivano soprattutto, oltre che dal tipo di materiale, anche dalla tecnologia adottata in fase di progettazione e di produzione. I valori medi di rendimento per i prodotti reperibili sul mercato dal 13-17% per il Si-monocristallin), a 12-14% per il Si-policristallino, fino a 6-10% per il Si-amorfo, film sottile.