Turismo e accoglienza

Le bellezze di Roma: il Vittoriano


Roma  è certamente una delle città più belle al mondo, da sempre ritenuta capitale anche dell’arte e della cultura, ricca come è di importanti reperti storici. Chi non avrebbe voglia di farsi una vacanza nella capitale, soggiornando in uno degli alberghi a Roma, per poi visitare ogni singolo angolo del centro storico? Se tutto ciò non vi è possibile, lasciate allora che vi illustriamo una delle meraviglie che potrete trovare nella capitale: l’Altare della Patria, altresì conosciuto come “Il Vittoriano”.

Una grande dedica a Re Vittorio Emanuele II

Il Vittoriano, riconosciuto anche come “il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II”, è un monumento situato a Roma, in zona Campidoglio e precisamente in Piazza Venezia, realizzato dall’architetto Giuseppe Sacconi. Questo monumento, oltre ad essere uno spettacolo per gli occhi, ha un valore davvero simbolico per la patria italiana.

Infatti, oltre ad essere un monumento dedicato al primo Re d’Italia, dal 1921, ospita il Milite Ignoto, ossia la tomba che contiene la salma di un militare deceduto durante la prima guerra mondiale, di cui non si ha un’identità. Ovviamente la tomba è simbolica e rappresenta tutti i morti in guerra che non sono mai stati identificati per varie cause. A vegliare sulla tomba del Milite Ignoto, ci sono due soldati, facendo a turni con altri, che rimangono immobili a vegliare sulla tomba 24 ore su 24.

Il progetto di questo storico monumento nazionale, inizia nel 1878, precisamente l’anno in cui morì Re Vittorio Emanuele II. Venne infatti deciso di innalzare un monumento per celebrare il Padre di questa Patria. Dopo un paio di concorsi (il primo venne aggiudicato da un francese, il quale però non fu all’altezza di proporre un progetto soddisfacente), la commissione reale votò quindi Giuseppe Sacconi, un giovane architetto proveniente dalle Marche, per la realizzazione di questo monumento.

Nel 1885, Umberto I pose la prima pietra in zona Campidoglio ed adiacente alla vecchia zona di San Marco, rimossa proprio per l’edificazione del Vittoriano. Sacconi, prima di morire nel 1905, ideò anche la forma attuale di Piazza Venezia, ampliandone i confini. Una volta deceduto l’architetto Sacconi, i lavori passarono sotto la direzione di Koch, Manfredi e Piacentini.

Vittorio Emanuele III, il 4 Giugno del 1911, in occasione del cinquantesimo anniversario  d’Italia, inaugurò il Vittoriano assieme alla famiglia reale, al Presidente del Consiglio che allora era Giolitti, e davanti ad un pubblico di ben 6.000 sindaci provenienti da ogni parte d’Italia.