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Cura del manto erboso: procedure da seguire


Alla base di un manto erboso bello e vitale c’è sicuramente la tosatura periodica. A seconda del tempo primaverile, il prato va falciato per la prima volta già in marzo ed il giardiniere a Roma eviterà di tagliare l’erba troppo corta durante la prima falciatura. Queste sono le operazioni che il giardiniere a Roma svolge in genere sul manto erboso: tosa l’erba una volta a settimana, tiene l’altezza del taglio da 3 a 5 centimetri; non eccede nel taglio; non lascia l’erba tagliata sul prato, ma la raccoglie e la smaltisce; varia la direzione della tosatura e utilizza lame ben affilate. Come tutte le piante, anche l’erba ha bisogno di un apporto regolare di sostanze nutritive per poter crescere in modo ottimale e rimanere sana. Pertanto il giardiniere a Roma utilizza un fertilizzante specifico per tappeti erbosi con azoto-fosforo-potassio nel rapporto 3-1-2, usa azoto a lenta cessione e fertilizzanti primaverili, per risemina ed autunnali.

 

Un’operazione importantissima è la scarificazione, che favorisce il passaggio di aria nella cotica erbosa e migliora il bilancio idrico. Con un attrezzo specifico, lo scarificatore, il giardiniere a Roma intacca verticalmente la cotica erbosa asportando nel contempo i residui di tosature precedenti, il feltro e il muschio. La scarificazione migliora l’arieggiamento e il bilancio idrico del terreno, ovvero lo scambio di gas, asporta feltro e muschio e permette un migliore utilizzo delle sostanze nutritive. Il periodo ottimale per farla è la primavera o l’autunno. Il giardiniere a Roma sa che non bisogna scarificare nei periodi di caldo intenso, per evitare l’eccessivo disseccamento del suolo. L’arieggiamento è un altro intervento che favorisce il passaggio di aria nel terreno. Con l’aiuto di un arieggiatore il giardiniere a Roma pratica dei fori profondi da 5 a 9 centimetri nel terreno, che vengono in seguito riempiti di sabbia. Spesso dopo l’arieggiamento il giardiniere a Roma procede ad una risemina puntuale ed ad una concimazione.

 

Il giardiniere a Roma evita la proliferazione di muschio nelle zone ombreggiate, grazie all’utilizzo di un buon antimuschio; dieci giorni dopo aver irrorato l’erba con l’antimuschio, il giardiniere a Roma provvede a scarificare il terreno e risemina con una miscela rigenerativa adeguata, poi assicura un sufficiente apporto di sostanze nutritive, ovvero esegue una concimazione sbilanciata verso il fosforo della risemina. Altro intervento di vitale importanza è poi il trattamento delle malattie fungine del tappeto erboso. Tra le malattie primarie del tappeto erboso, c’è la muffa delle nevi, che può manifestarsi non solo in inverno, come può suggerire il nome, ma anche in estate. Per combatterla, il giardiniere a Roma riduce l’infeltrimento del tappeto erboso, utilizza fertilizzanti autunnali sbilanciati verso il potassio e il magnesio per aumentare la resistenza dell’erba ed evita di lasciare residui di tosature precedenti o foglie sul tappeto erboso.