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Rendimento del conto deposito: cosa bisogna sapere


Per calcolare il rendimento di un conto deposito, e quindi il guadagno che se ne può trarre, è bene tener presente che più elevata è la cifra che si deposita e più il guadagno sarà consistente. Non solo: il guadagno è direttamente proporzionale alla durata del vincolo del conto, che è connessa al tasso di interesse che viene applicato. Insomma, più lontana è la scadenza nel tempo, più è alto il tasso di interesse, più la somma depositata rende. Per calcolare in modo preciso il rendimento non bisogna fare altro che moltiplicare la percentuale del tasso di interesse netto per l'importo in denaro depositato sul conto, tenendo presenti i termini di applicazione del tasso.

Un esempio concreto

Per capire quanto sia conveniente il rendimento di conto esagon o di un altro conto deposito può essere utile fare riferimento a un esempio concreto: si immagini di versare sul conto 10mila euro e di poter beneficiare di un tasso di interesse del 3.15% all'anno, con un vincolo di due anni. Per verificare il rendimento di cui si potrà usufruire alla fine si deve moltiplicare l'importo depositato, e cioè 10mila, per il numero di anni e per la percentuale del tasso di interesse: 10mila x 2 fa 20mila, che moltiplicato per 3.15% fa 630 euro. Al termine dei due anni, dunque, i 10mila euro depositati avranno fruttato 630 euro, per un totale di 10.630 euro.

I segreti del conto deposito

L'investimento che può essere effettuato con un conto deposito, come si può notare, è concreto e destinato a garantire risultati considerevoli. Per capire a quale istituto di credito convenga affidarsi per aprire un conto di questo genere non bisogna fare altro che mettere a confronto le condizioni proposte dalle diverse banche e i tassi di interesse applicati. Certo, non bisogna commettere lo sbaglio di pensare che un conto deposito sia paragonabile a un conto corrente, perché le funzionalità che mette a disposizione sono molte meno: non è collegato a una carta di credito, non consente di far addebitare le bollette e non permette di far accreditare lo stipendio, giusto per fare qualche esempio.

Ma in effetti il conto deposito serve soprattutto per guadagnare: non ha costi di gestione e non presenta rischi di alcun genere, a differenza della maggior parte degli altri investimenti.

I conti liberi

Per altro, non tutti i conti deposito presuppongono un vincolo a una scadenza temporale: chi lo desidera, infatti, può fare affidamento su un conto libero, così denominato proprio perché non impone al titolare delle scadenze da attendere per il prelievo del denaro. Proprio per questo motivo, però, i tassi di interesse che vengono applicati ai conti liberi sono più bassi rispetto a quelli previsti per i conti vincolati: insomma, sta al singolo cliente capire qual è la soluzione più adatta alle sue esigenze e alle sue abitudini.