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I momenti fuori casa: cosa mangiare e cosa evitare


Il calendario propone 365 giorni, di cui alcuni feriali e altri festivi; tutti noi amiamo soprattutto quelli festivi perché ci portano a dover, ahimè, festeggiare con amici e parenti la Pasqua, o il Natale, il tanto atteso Capodanno o addirittura le feste indette dalla Repubblica. Amiamo questi momenti perché ci portano a condividere momenti con la nostra famiglia e i nostri cari, scartando una scatola di cartone contenente un mega panettone mandorlato, oppure dell’ottimo champagne per festeggiare l’arrivo del nuovo anno oppure tanta carne al fuoco nelle giornate di Pasqua in folti e freschi boschi delle proprie città.

Molto spesso, a causa del lavoro o dei troppi impegni in agenda, siamo costretti a pranzare o cenare fuori casa e non poter assaporare la cucina della mamma con pasta fatta in casa, carne selezionata dal macellaio e condimento originale. E’ vero, mangiare fuori casa è più veloce e comodo, sicuramente più dispendioso ma molto meno faticoso per le donne in carriera che non dovranno fare un “secondo lavoro” in casa; ma attenti a quello che mangiamo e dove lo mangiamo. Molto spesso alcuni cibi possono fare più danni che altro, perché fermandoci al volo, non badiamo a cosa contiene il panino preso in una bancarella del centro, non controlliamo se l’insalata è fresca di stagione; insomma, un pasto al volo e via!

Tutto ciò ci porta ad avere, in seguito, problemi non poco rilevanti in quanto troppo fast-food vuol dire una cattiva alimentazione e disturbi gastrointestinali da dover poi tenere sotto controllo per lunghi periodi. Ciò non vuol dire che tutto il cibo è spazzatura, assolutamente non vero: ci sono numerose pizzerie, insalaterie e vari negozi che cucinano bene, sano e con alimenti freschi e selezionati; pensiamo ad un vegetariano o ad un vegano: questi elementi sono di importanza primaria per loro perché servono per seguire determinati criteri e regole che ognuno definisce nella propria vita.

Facciamo in modo che ognuno di noi possa soddisfare i propri bisogni, come quello di pranzare o cenare fuori casa, ma rispettando sempre dei criteri utili e non dannosi al nostro corpo; la vecchiaia ci darà ragione!