Materiali e forniture per l'edilizia

Come si costruisce un sistema di tubi di drenaggio


Realizzare un sistema di tubi di drenaggio vuol dire poter contare su un impianto semplice e al tempo stesso versatile che offre l'opportunità di drenare l'acqua da punti della cantina o del giardino che sono potenzialmente problematici. Il primo compito è quello di monitorare il sottosuolo per verificare le sue caratteristiche: il che implica, tra l'altro, controllare in quali punti sono interrati i vari cavi, le utenze e le tubature, in modo tale da non andare a scavare in quei punti. Dal punto di vista burocratico, è bene accertarsi presso le autorità locali a proposito della possibilità di realizzare un sistema di drenaggio senza infrangere alcuna legge. L'impianto deve essere progettato e realizzato in maniera tale che vi sia una distanza di non meno di un metro da recinzioni e muri; quando se ne ha la possibilità, è meglio evitare le radici degli alberi, i cespugli e i pali.

I regolamenti comunali

Si deve, inoltre, fare riferimento ai regolamenti comunali per sapere dove è possibile scavare e dove, invece, non è ammesso farlo. Il sistema di drenaggio in teoria dovrebbe puntare lontano da edifici e finire in un angolo di terra non usato; se scarica in un terreno sabbioso, l'acqua può essere filtrata in maniera ancora più efficace. Il drenaggio, per poter funzionare nel migliore dei modi, dovrebbe essere realizzato in corrispondenza di un pendio in lieve discesa, per fare sì che l'acqua possa scivolare a debita distanza dal punto incriminato per effetto della forza di gravità. In assenza di pendii naturali, il consiglio è quello di realizzarne uno, scavando il fosso e scendendo in modo progressivo. Un drenaggio risulta efficace se è presente una pendenza pari almeno all'1%. Il percorso del fosso dovrebbe essere segnato con della vernice, mentre per definire l'inclinazione del fosso da una parte all'altra si possono utilizzare delle stecche e una livella.

Che cosa serve

Per realizzare i tubi drenaggio c'è bisogno, in primo luogo, di un rotolo di tessuto caratterizzato da una elevata permeabilità all'acqua: esso permette di garantire la pulizia dei tubi, prevenendo eventuali intasamenti che potrebbero essere dovuti al depositarsi di detriti, terreno o qualsiasi altro tipo di residuo. La ghiaia per il drenaggio e la plastica perforata sono gli altri materiali che occorrono; per quel che riguarda i tubi, la scelta è tra quelli rigidi e quelli flessibili, tenendo presente che i primi sono più resistenti ma anche più costosi.

Scavare il fosso

Per scavare il fosso è indispensabile pensare in anticipo alle misure, e in particolare alla profondità e alla larghezza del drenaggio: in linea di massima, ci si può limitare a una profondità non superiore ai 50 centimetri e a una larghezza di 15 centimetri. Una volta realizzato, il fosso deve essere foderato con il tessuto permeabile, che poi potrà essere tenuto fermo con dei chiodi o con degli spilli: è importante ricordarsi di lasciare una ventina di centimetri di tessuto in eccesso in corrispondenza di tutti i lati. Dopo aver aggiunto sul fondo uno strato di ghiaia di 5 o 6 centimetri, è possibile posizionare i tubi, avendo l'accortezza di mantenere i fori rivolti all'ingiù, così da poter beneficiare di un drenaggio più efficace.

A questo punto sui tubi deve essere versata altra ghiaia: è preferibile che tra la sommità del fosso e la ghiaia non vi siano più di 10 centimetri di distanza. Il tessuto in più, così, può essere privato degli spilli e ripiegato sulla ghiaia, così che i detriti non possano entrare nel drenaggio.