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Il successo della vendita dischi in vinile


Il successo della vendita di dischi in vinile non può essere ritenuto come il risultato di una moda passeggera ma è, ormai, una realtà ben solida e concreta le cui origini meritano di essere indagate con la massima attenzione. Quel che è certo è che non c'è niente di meglio del disco per identificare e definire la musica: è questo il supporto per antonomasia, come dimostrato dal fatto che sempre più di frequente anche i ragazzi frequentano i negozi indipendenti.

La vendita dischi in vinile online

D'altro canto, in un'epoca in cui lo shopping online ha un valore importante, sul piano dei comportamenti e dei consumi, non si può pensare che la vendita dischi in vinile ne sia esente: e così sono tanti gli e-commerce in cui si possono trovare e acquistare vinili di vario genere, di artisti e gruppi più o meno contemporanei. Se da un lato i primi anni del nuovo millennio sono stati identificati e caratterizzati dallo streaming, dall'altro lato - quasi a compensare la bilancia - è arrivato il vinile, il cui revival è ormai un dato di fatto. Non è difficile capire il motivo per cui anche il mercato discografico punti su questo aspetto: come si può ben immaginare, infatti, gli streaming di Spotify e gli ascolti su Youtube sono ben poco redditizi per le etichette, a differenza dei dischi che, invece, hanno ancora un costo relativamente elevato per i clienti e quindi possono essere fonte di introiti.

Dai 33 ai 45 giri

Che si tratti di 33 giri o di 45 giri, la vendita dischi in vinile negli ultimi anni ha sempre conosciuto una crescita inesauribile, che secondo i numeri è cominciata nel 2006 e che ora, a un decennio di distanza, non può dirsi ancora arrestata. Basti pensare che tra il 2013 e il 2014 c'è stato un incremento delle vendite di più dell'80%, che si è tradotto in un raddoppio del fatturato, passato da poco più di due milioni a quasi quattro milioni di euro.

Ovviamente, per il momento non si può ancora parlare di un fenomeno su larga scala, anche perché è ancora piccola la fetta di mercato che i vinili occupano: forse non è una nicchia ma non si è lontani da tale realtà, anche se tutto lascia presupporre che le sue dimensioni diventeranno via via più significative con il passare degli anni. Nel 2014 in Gran Bretagna il vinile ha toccato un fatturato pari a venti milioni di sterline, con circa un milione e 200mila dischi venduti, mentre nello stesso periodo negli Usa l'acquisto di vinili ha conosciuto un aumento consistente, da poco più di 6 milioni a oltre 9 milioni di unità. Il valore di questo trend, per altro, deve essere valutato anche tenendo conto del fatto che, per il resto, la vendita in supporti fisici della musica è in costante calo. E, chiaramente, in questo contesto si inserisce anche una sempre più capillare diffusione dei giradischi, indispensabili per riprodurre i vinili.