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La visura camerale consente la candidatura


Alcuni ruoli sono incompatibili con le candidature politiche per conflitto di interessi: lo sa bene un politico locale della provincia di Napoli. L'uomo ha lavorato per molti anni in un ruolo di responsabilità in una struttura sanitaria napoletana. Un mese prima delle elezioni politiche, il candidato lascia il ruolo di responsabilità, perché sa che il suo nome nella visura della camera di commercio è incompatibile con il ruolo istituzionale che vuole ricoprire.

La protesta degli avversari politici si rivela quando, anche se dalla visura camerale online non si evince il nome del politico, non è stato ancora contattato ufficialmente un sostituto. Un vero e proprio assist in campagna elettorale: il candidato si difende non soltanto dicendo che non fa più parte dell'azienda come da visura camerale, ma anche dimostrando che il documento è più che sufficiente come atto pubblico.

Non deve, quindi, altre spiegazioni né al suo partito, né ad altri. Quella contro di lui sarebbe stata una macchina del fango volta solo a screditarlo. Per concludere questa storia e zittire le voci sul suo conto, il candidato decide così di rivolgersi alla Cassazione, presentando la visura camerale online trovata sul sito delle Camere di Commercio italiane.

La Corte di Cassazione, verificando la visura camerale, le dimissioni regolari del candidato e l'insediamento della nuova amministratrice (dai documenti privati della struttura sanitaria), sentenzia quindi la compatibilità tra l'uomo e il ruolo politico per il quale intendeva candidarsi.

Secondo il candidato, infatti, le proteste non derivavano da una visura camerale sbagliata, ma dal fatto di non avere risposte per i cittadini del paesino in provincia di Napoli dove si erano svolti i fatti.

Ora che la Corte di Cassazione ha stabilito la candidabilità dell'uomo, questi richiede le scuse da parte dei detrattori che hanno causato una campagna elettorale avvelenata nel paesino, chiedendo poi successivamente allo stesso candidato di passare nel proprio schieramento politico o in un gruppo misto.

La visura della camera di commercio della struttura dove lavorava è diventata quindi un'arma in una sentenza civile, che poi ha dato ragione al candidato napoletano: sta ora alla politica e agli elettori vedere se questo candidato è l'uomo giusto per il suo paese.