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pubblicato il 6/06/2010
Quattro chiacchiere con l'auto
Chi l’avrebbe mai detto. Il compagno di conversazione ideale potrebbe un giorno diventare proprio l’auto, stando almeno al progetto cui stanno lavorando i ricercatori della Stanford University e più in particolare il Communication Between Humans and Interactive Media Lab della Stanford University, un’equipe che collabora con i maggiori costruttori dell’auto sul fronte delle applicazioni innovative. Nuova area d’intervento sarebbe infatti un software concepito per dotare la vettura della facoltà di dialogare con il guidatore assecondando i suoi umori e i suoi gusti. Impartendo ad esempio un’istruzione nel tono ideale per non suscitarne i fastidi o ancora ricorrendo al suo repertorio di locuzioni preferite per meglio intrattenerlo durante il viaggio. Non solo: lo stesso software sarebbe anche capace di uniformarsi il più possibile allo stile e alle inflessioni vocali del guidatore e di variare tono di voce in funzione del tipo di dialogo in corso, così da assomigliare il più possibile a un conversatore umano e senza restituire un’impressione fasulla. Tra le funzioni principali del progetto ci sarebbe anche quella di favorire la fedeltà degli automobilisti verso il brand prescelto: la ‘portabilità’ del software verrebbe infatti garantita, pena però una battuta d’arresto nel ‘processo educativo’ dell’auto. Con il rischio di lasciarsi alle spalle parte della complicità guadagnata giorno per giorno con la propria vettura, trasformata in vero e proprio oggetto d’affezione a suon di confidenze.
