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pubblicato il 1/06/2010

NEWS DI IM-ImpresaMia-CRISI - Manovra: Assoedilizia, la sanatoria non è un condono



Molti ritengono, erroneamente, che la sanatoria catastale contenga implicitamente una sorta di condono edilizio, ma non è così. Lo ha spiegato una nota di Assoedilizia in cui ha precisato che la regolarizzazione catastale "attiene a problematiche di natura civilistica e fiscale. Oltretutto le risultanze catastali non hanno alcuna efficacia probatoria in relazione alla regolarità della posizione amministrativa dell'immobile, per ciò che attiene alle pratiche comunali di assentimento delle opere edilizie".
"È opportuno dunque - ha precisato il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici - che gli interessati che si accingono ad applicare la normativa in esame, non solo conoscano bene i contorni giuridici della questione, ma approfondiscano la situazione di fatto e giuridica in cui si trova l'immobile. Ed in ogni caso - ha sottolineato - a meno che non siano assolutamente certi della regolarità dell'immobile, attendano la conversione in legge del Decreto, nella quale potrebbe esser inserita una disposizione di coordinamento che definisca gli aspetti amministrativi relativi alla regolarizzazione edilizia, come è già avvenuto in passato. È bene poi - ha ancora ribadito Clerici - porre molta attenzione alla denunzia della data di ultimazione delle opere; escamotages potrebbero rivelarsi rischiosi. Solo in tal modo sarà possibile assumere decisioni ponderate che non diano luogo a future sorprese".
La regolarità amministrativa - si elgge nella nota - riguarda la sussistenza di un legittimo titolo abilitativo all'intervento edilizio, quale ad esempio la Dia od il permesso di costruire, in mancanza del quale l'immobile risulta irrimediabilmente abusivo ( con relative sanzioni penali ed amministrative -pecuniarie e ripristinatorie ad esempio ordine di demolizione o di riduzione in pristino) a meno che non sia possibile la sua regolarizzazione, sempre previo pagamento di una sanzione, sulla base del procedimento di sanatoria ordinaria che suppone la conformità piena alle previsioni ed alle prescrizioni urbanistiche previste in leggi, piani regolatori, regolamenti edilizi, norme igienico-sanitarie, norme di sicurezza statica, antisismiche, vincoli ambientali e altro. Ove tale conformità non sussista, l'abuso può esser oggetto solo di "sanatoria" straordinaria prevista appunto solo da un "condono edilizio" che il Governo non ha ad ogg approvato.
Chi regolarizza dunque in Catasto un immobile abusivo non sanabile rischia che si apra un contenzionso amministrativo con il Comune, accompagnato dalle sanzioni prima indicate, nonché una azione penale anche perché l'Agenzia del Territorio, ai sensi del comma 8 dell' art. 19 del D.L. in questione, metterà a disposizione dei Comuni i dati relativi a questi accatastamenti.
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