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App di messaggistica e rapporti umani

A causa del lockdown, l’87% dei possessori di smartphone ha scaricato e utilizzato app di messaggistica online per restare in contatto con colleghi di lavoro, amici e familiari.  

Le applicazioni di messaggistica istantanea rappresentano una nuova modalità di comunicare in tempo reale, una realtà a cui anche i brand devono adattarsi per migliorare la comunicazione con i clienti. 

Il precursore delle attuali app di messaggistica istantanea come Messanger, WhatsApp e Zoom è, senza dubbio, MSN. Ci riferiamo all’applicazione più utilizzata dalla generazione dei giovani anni ‘90, che utilizzava MSN per chattare con gli amici. 

Il distanziamento sociale ha solo diffuso ulteriormente i canali mediatici online, utilizzati per sentirsi più vicini a casa e agli amici, quando non è possibile esserlo fisicamente. L’utilizzo di WhatsApp o Messanger è aumentato di circa il 70% durante la pandemia, influenzando ancora una volta i rapporti umani. 

Come le app di messaggistica online hanno influenzato i rapporti umani 

Il Covid-19 ha cambiato le relazioni sociali, andando ad eliminare quasi del tutto i rapporti fisici e il contratto tra gli uomini. Le app di messaggistica istantanea sono diventate, quindi, uno strumento da utilizzare per trovare un’alternativa al contatto fisico con le persone

Si tratta di un nuovo modo di vivere le relazioni sociali, a distanza, che senza dubbio ha influenzato i rapporti umani per sempre. Molto probabilmente, quando la pandemia finirà torneremo ad abbracciarci di nuovo ma, al tempo stesso, continueremo ad utilizzare le app di messaggistica per tenere viva la relazione con le altre persone. 

Il distanziamento e le applicazioni hanno portato gli utenti a realizzare e trovare nuove community online, in cui integrarsi e con le quali passare del tempo. Un motivo che ha spinto quasi l’80% di utenti nel mondo a giocare online durante il lockdown, un mondo virtuale dove giocare insieme a vecchi e nuovi amici. 

Le app di messaggistica sono diventate, inoltre, un nuovo canale di comunicazione per entrare in contatto con medici e specialisti in caso di problemi non gravi o per chiedere informazioni ed evitare lunghe code ed eventuali rischi di contagio. 

L’introduzione del chat marketing nella strategia aziendale

L’evoluzione e il maggior utilizzo delle app di messaggistica ha permesso la nascita di una nuova tendenza, denominata chat marketing. E’ cambiato anche il modo di comunicare con i propri clienti e i brand, in questi mesi, si sono dovuti adattare velocemente a questo cambiamento. 

Si punta tutto sul chat marketing, quindi sulla possibilità di aprire un dialogo diretto e in tempo reale con il proprio pubblico attraverso le app di messaggistica istantanea. E’ un grande cambiamento per le aziende e potrebbe rappresentare anche un’arma a doppio taglio, perché se il brand è lento a rispondere ed interagire con il pubblico tramite la chat, le persone potrebbero immediatamente pubblicare una recensione negativa.

La pratica del chat marketing non si limita solo al servizio di assistenza clienti ma, al contrario, può essere utilizzata anche come canale di vendita efficace, perché permette di raggiungere direttamente il proprio target di riferimento stimolando la curiosità e gli acquisti tramite un’interazione totalmente personalizzata. Si tratta, quindi, di una strategia multicanale che nel nuovo anno porterà ad un aumento di messaggi push e ad un incremento di pubblicità personalizzata.

Un consiglio per le aziende, molto importante, è quello di non diventare troppo invasivi ed evitare di inviare messaggi che non rispondono ai dubbi e alle esigenze dei consumatori. La privacy deve essere preservata sempre e comunque, altrimenti il cliente scappa a gambe elevate.

App di messaggistica: le classifiche di download nel mondo 

WhatsApp ha il primato mondiale nel panorama di app di messaggistica online, conquistando la maggior parte degli Stati durante il lockdown. Basti pensare come, in Italia, circa il 97% della popolazione utilizza WhatsApp come app primaria per chattare con le altre persone. 

Al secondo posto troviamo la seconda app di casa Zuckerberg, Messanger, spinta grazie alla sua integrazione con l’app più utilizzata dalla popolazione mondiale, ovvero Facebook. Tramite quest’ultima è possibile visualizzare rapidamente le chat presenti su Messanger e rispondere in modo immediato. 

Al terzo posto troviamo Telegram, un’app che si fa strada anche in Italia, grazie alla possibilità di creare canali di marketing senza messaggi pubblicitari. Le persone apprezzano di dover trovare il canale per ricevere informazioni utili su un determinato argomento.

Al quarto posto, invece, continua a mantenere la sua posizione iMessage, l’app di messaggistica istantanea di Apple. Questa applicazione è molto utilizzata all’estero, in particolare negli Stati Uniti. Permette di scambiare messaggi gratuitamente tra utenti con uno smartphone Apple, può effettuare chiamate e videochiamate, inviare stickers e tanto altro. 

App di messaggistica online: che cosa li rende sicuri

Nel valutare il livello di sicurezza delle applicazioni di messaggistica istantanea è importante tenere in considerazione alcuni aspetti come la diffusione dell’app, il business model e come i dati vengono trasmessi e ricevuti.

Un’applicazione molto diffusa è esposta ad ogni tipo di attacco hacker proveniente da gruppi di ricercatori, analisti e cyber, per questo motivo è fondamentale che l’applicazione abbia acquisito tutti i criteri di sicurezza.

E’ importante conoscere il modello di business perché, essendo quasi tutte gratuite, è fondamentale sapere come guadagnano il loro profitto. I dati che vengono trasmessi e ricevuti devono essere protetti, è quindi opportuno che l’applicazione possa definire una tassonomia dei dati, quindi classificarli in funziona della loro importanza (pubblico, riservato e così via).

Le app di messaggistica online, come WhatsApp o Telegram, sono caratterizzate dalla crittografia end-to-end. Si tratta di un sistema di comunicazione cifrata dove solo il mittente e il destinatario possono leggere i messaggi. Questo sistema serve ad impedire un attacco dall’esterno, definito attacco “man in the middle”, attraverso cui un esperto punta a rubare dati e informazioni personali intercettando i messaggi che passano da un utente ad un altro. 

Crittografia end-to-end: approfondimento

La crittografia fa si che i messaggi si trasformino in dati incomprensibili ed inutilizzabili, attraverso l’utilizzo di due chiavi crittografiche che nascondono i messaggi. La crittografia end-to-end si basa, infatti, sull’utilizzo di una chiave pubblica realizzata attraverso la generazione di una coppia di chiavi, pubblica e privata, che sono differenti ma legate tra loro attraverso un algoritmo.

Ogni utente, destinatario e mittente, si scambia le due chiavi per poter visualizzare i messaggi in modalità decifrata. La chiave privata è destinata a rimanere sul dispositivo di ciascuno dei due utenti e serve a decifrare i messaggi in arrivo, mentre, la chiave pubblica viene condivisa con l’interlocutore e viene utilizzata per crittografare i messaggi in uscita.

Grazie a questa tecnica, le comunicazioni sono leggibili solo dal dispositivo che ospita la chiave privata legata alla chiave pubblica utilizzata nel processo di crittografia.

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