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Quali sono i più importanti Fattori SEO

I requisiti SEO cambiano frequentemente e potrebbe essere difficile stare al passo di questi sviluppi continui. Ma se vuoi che il tuo sito ottenga traffico, devi tenerti aggiornato.

Per i siti ben ottimizzati, il traffico cresce sempre più, ciò comporta più visite e vendite. Senza SEO, le ricerche non sarebbero capaci di trovare risultati per le tue ricerche e tutto il tuo duro lavoro andrà a vuoto.

In questa guida, condivideremo con te i fattori essenziali del ranking SEO, ovvero delle posizioni nella SERP, che ti permetteranno di essere in testa tra i risultati. Alla fine di questo post, avrai siti ben ottimizzati che ti porteranno più business. Puoi trovare su jfactor una lista più approfondita.

Bonus esclusivo: scarica la SEO Ranking Factors Cheat Sheet per promuovere velocemente la tua posizione nel motore di ricerca.

Abbiamo creato questo utile indice dei contenuti in caso tu voglia saltare direttamente ai fattori per la SEO Ranking che ti interessano di più:

Quali sono i fattori SEO ranking più importanti?

  1. Un sito web sicuro e accessibile
  2. La velocità della pagina (incluso sul mobile)
  3. Adattamento al mobile
  4. Età del dominio, URL e autorità
  5. Contenuti ottimizzati
  6. SEO tecnico
  7. Esperienza dell’utente (RankBrain)
  8. Links
  9. Segnali sociali
  10. Informazioni sul vero business

Risorsa raccomandata: Hai bisogno di più traffico web? Apprendi come arrivare #1 nella classifica Google con la nostra Guida Ultima al SEO nel 2019.

Prima di scendere nei dettagli dei fattori ranking, soffermiamoci un secondo sulle basi di come funzionano le posizioni dei motori di ricerca.

Capire il SEO, o “Come faccio ad avere una posizione più alta tra le ricerche Google?”

Molte persone si chiedono come funzionino le posizioni della ricerca Google, quindi prima di parlare dei fattori di ranking, rispondiamo ad alcune domande di base che la maggio parte delle persone hanno sul mondo SEO.

“Cos’è il ‘Ranking’ in SEO?”

Come forse saprai, SEO è l’acronimo inglese che sta per “search engine optimization”, ovvero l’ottimizzazione dei motori di ricerca.

Iniziamo.

Nel mondo SEO, il ranking si riferisce alla posizione dei tuoi contenuti nelle pagine di risultati del motore di ricerca (in inglese SERPs). La #1 posizione significa che quando le persone cercano un termine in particolare, il tuo sito web è il primo risultato (dopo gli annunci sponsorizzati, i sommari delle pagine, e answer box, di cui parleremo dopo).

Comparire nelle prime tre posizioni è un risultato eccellente perché ottengono la maggior parte dei click nelle pagine di ricerca.

In realtà, comparire nella prima pagine in sé, tra i primi 10 risultati, è molto utile. Questo perché il 95% delle persone non va mai oltre la prima pagina.

Cosa cerca Google nei SEO?

L’obbiettivo di Google stesso è quello di “organizzare tutte le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili”. Quindi provvedere risultati di ricerca rilevanti è una parte enorme del suo compito. Come fa ciò? In questo modo:

  1. I bots di ricerca di Google (software automatici chiamati “spiders”) ispezionano il web… in poche parole, questi bots visitano le pagine web.
  2. Fatto ciò, aggiungono i contenuti ottimizzati all’indice Google e li catalogano.
  3. Quando le persone fanno una ricerca su Google, esso mostra loro quello che pensa siano i risultati più appropriati (che prende dalle sue trilioni di pagine indice) basandosi sui termini cercati.
  4. A questo punto, devi fidarti che i tuoi titoli e le tue descrizioni meta attirino click e visite al tuo sito.

Come funziona il ranking di ricerca Google?

Quando le persone vogliono trovare delle informazioni, scriveranno nella barra di ricerca parole sicuramente correlate alla loro ricerca. Esse sono chiamate parole chiave, e ne parleremo meglio nella sezione guida sull’ottimizzazione dei contenuti.

Ma nei ranking dei motori di ricerca non contano solo le parole chiave, ma anche la qualità delle informazioni.

Secondo la classificazione della qualità della ricerca di Google stesso, quando gli spiders aggiungono i tuoi contenuti all’indice principale di informazioni, i fattori che prendono in considerazione sono:

  1. Lo scopo della pagina
  2. La competenza, l’autorità e l’attendibilità – non solo del sito e dei contenuti della pagina, ma anche del creatore individuale del contenuto
  3. Qualità e quantità del contenuto
  4. Le informazioni del contenuto e del suo creatore
  5. La reputazione del sito e del suo creatore

Questi elementi influenzano l’algoritmo del ranking e aiutano a determinare la posizione SEO.

Basandosi sulla guida sulle classificazioni, Google mostra per prime le ricerche più rilevanti, di buona qualità e correlati a ciò che è stato cercato. Tutto il resto viene mostrato in seguito.

Uno degli obbiettivi dell’affrontare i fattori del ranking SEO è per far si che Google sappia quando le pagine sul tuo sito sono rilevanti per particolari domande ricercate, così che le persone cliccheranno sul tuo link e visiteranno la tua pagina.

Per essere franchi, non c’è mai nessuna garanzia con la prima pagina o la #1 posizione, e con le guide SEO che cambiano tutto il tempo, i ranking dei motori di ricerca cambiano assieme ad essi.

Cos’è la On-Page SEO e la Off-Page SEO?

Due termini che sentirai menzionare molto quando si parla dei fattori di SEO ranking sono proprio i sopracitati.

On-Page SEO si riferisce ai fattori del tuo sito che puoi ottimizzare, come ad esempio il contenuto o il codice di fondo.

Off-Page SEO invece, si riferisce alle azioni prese al di fuori del tuo sito che però influenzano la sua attendibilità e autorità, costruendo il giusto numero di link in entrata e segnali sociali.

Entrambi i tipi sono inclusi tra i primi fattori della SEO Ranking.

Come monitorare i ranking dei motori di ricerca

Prima di poter migliorare il tuo ranking SEO, c’è bisogno che tu sappia il tuo punto di partenza.

Ci sono un paio di modi per trovarlo. Per prima cosa, potresti fare ricerche su Google usando i termini che tu credi che i tuoi clienti userebbero nelle loro ricerche. Usa una finestra privata o in incognito nel tuo browser così che i risultati non siamo distorti dalla personalizzazione di Google. Vedi in quale posizione si trova il tuo sito.

Ad ogni modo, tutto ciò è poco pratico per siti già stabili con centinaia di pagine, quindi avrai bisogno di uno strumento che lo faccia al post tuo. Per esempio, con SEMRush puoi scrivere il tuo dominio nella barra di ricerca, poi aspetta che la scansione termini e vedi qual è la posizione delle tue parole chiave organiche nel ranking. Oppure, usa il loro strumento di ricerca delle parole chiave per trovare l’esatta parola chiave con cui stai cercando di salire di posizione nella SERPs.

Ti offriamo una guida ad altri strumenti per trovare le tue parole chiave.

  1. Un sito web sicuro e accessibile

Non sorprende che il primo fattore ranking SEO abbia a che fare con l’avere il giusto tipo di URL. Nello specifico, l’URL deve essere uno che i bots di Google possano facilmente trovare e ricercare.

In altre parole, Google deve poter visitare il tuo URL e guardare il contenuto delle tue pagine per iniziare a capire che tipo di pagina ha sottomano. Per aiutare i bots, avrai bisogno di:

  1. Un sito creato con un web-builder ben codificato
  2. Un robots.txt file che dirà a Google quando potrà e non potrà accedere e trovare le informazioni del tuo sito
  3. Una sitemap, una mappa che elenchi tutte le tue pagine. Se stai utilizzando un sito WordPress, puoi crearne una usando Yoast SEO. Altrimenti, potrai usare un generatore di sitemap online

HTTPS non è un fattore decisivo riguarda se inserire la pagina nell’indice o meno, ma John Mueller ha twittato dicendo che pur essendo un “fattore ranking leggero, avere un HTTPS è ottimo per gli utenti”.

Se ancora non hai abilitato SSL security sul tuo sito, è tempo di farlo.

  1. La velocità della pagina (incluso sul mobile)

La velocità della pagina è stata citata come uno dei fattori principali del ranking SEO da anni. Google vuole migliorare l’esperienza degli utenti sul web, e pagine che caricano velocemente decisamente aiutano.

Google ha annunciato un update dell’algoritmo del motore di ricerca concentrato sulla velocità delle pagine nella versione per cellulari, che andrà in funzione da luglio 2018. Se il tuo sito non carica velocemente sul cellulare, potrebbe essere penalizzato.

Usa il mobile testing tool di Google per vedere se il tuo sito fila bene.

E, se usi WordPress, da un’occhiata a questi consigli per velocizzare un sito WordPress da WPBeginner.

  1. Adattamento al cellulare

Restando in tema cellulari, l’adattamento al cellulare delle pagine web è un altro fattore principale del ranking SEO. La maggior parte delle persone utilizza i cellulari piuttosto che un computer per accedere al web, e questo è uno dei motivi per cui il metodo di ranking di Google è in continuo cambiamento.

L’indice mobile-first di Google è realtà adesso, il che significa che i risultati nelle prime posizioni è dato dalla mobile friendliness, piuttosto che un sito adatto più ad una visuale desktop. Se il tuo sito non è ottimizzato per il cellulare, rischi di essere lasciato indietro in termini SEO.

Molti fattori del ranking SEO che prenderemo in considerazione in questo articolo ti aiuteranno ad avere una buona base per una buona posizione nei risultati dei motori di ricerca, ma devi anche tenere conto dell’esperienza degli utenti quando visiteranno il tuo sito.

Le cose a cui devi prestare attenzione sono:

  1. Se hai un sito reattivo che automaticamente passa alla visuale per mobile
  2. Se stai usando un font largo perché sia facile leggere i tuoi contenuti su uno screen piccolo
  3. Assicurarti che la parte essenziale del tuo contenuto non sia nascosto da pubblicità

Du questa guida al mobile conversion rate potrai trovare più informazioni su come assicurarti che il tuo sito sia mobile-friendly in modo tale da migliorare la tua posizione nella SERPs.

  1. Età del dominio, URL e autorità

Sapevi che quasi il 60% dei siti che si appaiono nella top 10 tra i risultati di ricerca hanno almeno tre anni o più? Informazioni da uno studio Ahrefs di sue milioni di pagine suggerisce che pochi siti attivi da meno di un anno riescono ad ottenere questo ranking. Quindi se sei in possesso un sito da un po’ di tempo e l’hai ottimizzato usando i consigli di questo articolo, hai già un bel vantaggio.

In alcuni casi, il nome del dominio ha molta importanza. Anche se Google ha penalizzato domini exact-match (dove la parola chiave si trova nell’URL), questa penalizzazione è generalmente per siti i cui contenuti contengono molto spam.

Altre ricerche mostrano che tali domini che risultano rilevanti, di valore e di alta qualità possono vedere un aumento di ranking grazie a ciò. Tuttavia, se hai già un sito stabile, non c’è bisogno che tu ne cerchi un altro che contenga le parole chiave exact-match; concentrati piuttosto su un URL che rifletta il tuo business e ottimizzalo il più possibile!

Quando si parla di fattori di ranking dei motori di ricerca, l’autorità conta molto. Come vedrai, generalmente quello che da autorità al tuo sito è la combinazione di buoni contenuti (vedi il consiglio che segue) e segnali off-page SEO come ad esempio i link in arrivo e le condivisioni sui social media.

Moz ha codificato ciò nella sua guida sull’autorità della pagina e del dominio, entrambi in un ranking da 0 a 100, il che ti dice quanto è probabile che una particolare pagina o dominio arrivi in una certa posizione nei risultati di ricerca.

Contenuti correlati: Autorità del dominio: cos’è e come migliorarne la tua.

Puoi controllare l’autorità del tuo dominio o pagina con Open Site Explorer. Semplicemente scrivi il tuo URL nella barra di ricerca and otterrai una scansione che ti mostrerà l’autorità del tuo dominio, delle tue pagine, i link stabili e i nuovi link.

Ne parleremo meglio nel punto #8.

  1. Contenuti ottimizzati

Ne abbiamo parlato un sacco dei contenuti in questa guida sui fattori del ranking SEO di Google. Questo perché è uno dei fattori più influenti e incisivi sul ranking (assieme all’esperienza dell’utente, ai link e al RankBank, di cui parleremo tra un po’). Adesso, concentriamoci sui contenuti e su cosa la loro ottimizzazione significa davvero.

Come abbiamo già detto nella nostra guida sulla ricerca delle parole chiave, l’algoritmo di ricerca di Google si basa su queste ultime. Esse sono parole, termini o frasi che gli utenti cercano quando hanno bisogno di specifiche informazioni. Possono essere anche parole e frasi riguardo un determinato argomento che si trova sul tuo sito. Idealmente, i due dovrebbero equivalere.

Ecco perché è importante usare le parole chiave nei tuoi contenuti.

Un fattore negativo del ranking SEO di Google che è necessario conoscere è il contenuto doppio. Per i SEO, contenuti freschi e originali sono i migliori. E se hai contenuti che sono simili, si a Google quale dovrebbe essere portato in posizione elevata nel ranking SERPs come quello degno di autorità, usando canonical URLs.

Capire le parole chiave LSI e il ranking SEO

Comunque, le parole chiave non sono il principale e unico fattore, è importante anche includere i termini principali che le persone potrebbero cercare. Queste sono chiamate parole chiave d’indice semantico potenziale (dall’inglese LSI, latent semantic indexing) e provvedono un’associazione di parole online che aiutano Google a sapere quali risultati mostrare.

Per esempio, usare le giuste parole chiave LSI dirà a Google che se l’utente cerca la parola “mini”, la tua pagina è rilevante riguardo alla macchina, piuttosto che riguardo ad una minigonna, e viceversa.

Puoi saperne di più su come trovare e usare le parole chiave LSI qui. È importante notare che visto tutte le persone che ricercano usando il vocale di Google, il tuo contenuto deve ottimizzato sulla base di domande e linguaggio naturale nelle ricerche.

Ecco un importante punto, però: usare troppe parole chiave e assolutamente vietato perché risulterebbe in un web di pagine di bassa qualità e non farà che danneggiare il tuo ranking SEO.

Capire l’intenzione di ricerca per l’ottimizzazione dei contenuti

L’intento di ricerca, anche, è molto importante quando si ottimizzano i contenuti. Ciò significa capire l’intento di una persona, ciò che cerca, quando utilizza una particolare parola chiave.

Per esempio, supponiamo che hai identificato “beni immobili della Florida” come parola chiare in cui vuoi un ranking alto. Potresti pensare che scrivere buoni contenuti per persone che cercano beni immobili in Florida sia una buona idea. Ma se la persona che cerca questo tipo di termine o parola chiave in realtà è un agente immobiliare che, anche lui, punta a vendere, allora il tuo contenuto non soddisferà i suoi bisogni e la tua pagina non salirà di posizione.

A volte, è chiaro ciò che le persone cercano. Per esempio, se cercano termini come “confronta..”, in tal caso voglio prendere una decisione circa l’acquisto di un prodotto. E se usano la parola “comprare”, allora stanno cercando una buona offerta.

La parola chiave che le persone usano cambia a seconda di ciò che vogliono:

  1. Trova un particolare sito web (navigazione)
  2. Trova una risposta ad una domanda (informazione)
  3. Ottieni informazioni prima di procedere all’acquisto (investigazione)
  4. Concludi l’acquisto (transizione)

Siti business ben ottimizzati includeranno contenuti per ognuna di queste opzioni. Impara di più sull’intento delle parole chiave qui.

La lunghezza del contenuto fa parte dei fattori del ranking SEO?

In una parola, si. Google vuole che i contenuti siano di qualità e abbiano una certa lunghezza. Mentre scrivere solo per allungare il brodo non è mai consigliabile, se un soggetto richiede un’analisi dettagliata, in tal caso scrivere molto è più che accetto.

Le ricerche suggeriscono che contenuti più lunghi di 2000 parole hanno più frequentemente posizioni top 10 nel ranking dei motori di ricerca Google.

Contenuti di una certa lunghezza attirano inoltre anche più link e condivisioni, cioè due dei fattori più importanti.

Fattori del ranking SEO – answer box

Google fornisce risposte sempre più frequentemente con le Answer Box, quindi questo è un altro aspetto dell’ottimizzazione dei ranking Google. Ecco come ci appare una Answer Box.

[immagine]

La nostra esperienza ci suggerisce che ottimizzare una Answer Box significa:

  1. Rispondere alle domande, ovviamente
  2. Includere le domande nei titoli, con title tag ben formattati
  3. Assicurarsi che le risposte siano corrette, rilevanti e non troppo lunghe
  4. Puntare a parole chiave che hanno già altre answer box
  5. Includere liste o tabloidi

Usare i video per migliorare il ranking SEO

Secondo Cisco, i contenuti video rappresenteranno un gran bel 80% del traffico online entro il 2021.

Nella nostra ispezione sulle statistiche del video marketing mostrano che:

  1. Persone di tutte le età guardano i video
  2. Circa il 79% delle persone preferirebbe guardare un video piuttosto che leggere un post sui blog
  3. Alcune persone usano i video per aiutare altri a prendere decisioni riguardo gli acquisti (ricordi le ricerche di transizione?)
  4. Tecnicità SEO

Abbiamo già citato prima che ottenere il codice giusto è un aspetto dell’ottimizzazione dei contenuti per ottenere ranking migliore nei motori di ricerca. Ecco alcune cose da tenere in considerazione:

  1. Usa le parole chiave nel titolo, perché è la prima cosa che Google guarda per determinare se il tuo contenuto è rilevante rispetto alla ricerca dell’utente. Vedrai i titoli delle pagine come prima cosa tra i risultati di una ricerca.
  2. Usa gli header tag per mostrare la gerarchia dei tuoi contenuti. Se il tuo titolo è formattato in h1, allora usa h2 o h3 per i sottotitoli.
  3. Crea delle descrizioni meta che possano sia attirare il potenziale lettore, sia includere le tue parole o frasi chiave. Fa si che la tua meta description sia breve e nello stesso tempo attiri l’attenzione – hai a disposizione circa 160 caratteri per convincere cho fa la ricerca che questo è il post che cercano.
  4. Usa le frasi chiave nelle image alt tags per mostrare come le immagini siano rilevanti nei contenuti. Google utilizza anche la ricerca per immagini, un altro modo per trovare i tuoi contenuti.
  5. Quando è appropriato, usa un markup schema per dire a Google che tipo di contenuto stai producendo e offrendo. Questo aiuterà i tuoi contenuti ad apparire nelle rich card entries oltre che nelle answer box.
  6. Esperienza dell’utente (RankBrain)

Da un po’ di tempo, Google usa delle intelligenze artificiali per migliorare i rank delle pagine web. Si chiama RankBrain. Questo include anche i segnali che influenzano sulla tua posizione nei motori di ricerca. E sono:

  1. Numero di click – la percentuale di persone che clicca e visitano il tuo sito dopo che un’entrata risulta nei risultati
  2. Numero di bounce, specialmente pogosticking – il numero di persone che lasciano la tua pagina insoddisfatti di ciò che i tuoi contenuti hanno offerto perché non era quello che cercavano
  3. Tempo di permanenza – ovvero quanto tempo rimangono sul tuo sito dopo essere arrivati.

Se le persone atterrano sul tuo sito, non lo trovano di loro gradimento, e chiudono la pagina, allora Google penserà che i tuoi contenuti non siano rilevanti rispetto alle loro necessità. Se abbastanza persone lo fanno, potretti trovare ancora più difficile far salire il tuo sito o la tua pagina web nel ranking dei risultati.

Al contrario, se le persone cliccano sul tuo sito web e vi rimangono per un po’ di tempo, questo dirà a Google che il tuo contenuto è rilevante rispetto alla loro ricerca.

Quindi, quando ottimizzi i titoli, le descrizioni e i contenuti per ottenere più click e allo stesso tempo, offri contenuti di valore, allora potrai dare una bella spinta alla tua posizione nelle pagine di risultati Google.

  1. Link

Come abbiamo detto all’inizio, il web è costituito di link, quindi naturalmente i link sono cruciali nei segnali del ranking SEO. Ecco alcuni punti su cui riflettere:

  1. Link in entrata
  2. Link in uscita
  3. Link interni

Google usa i link in entrata come metodo per capire quanto autoritario e rilevante sia il tuo contenuto.

Lo scenario migliore è quello in cui un sito autoritativo include un link rilevante al tuo sito in una parte rilevante del loro contenuto. Quindi, se il Content Marketing Institute include dei link alle tue risorse di content marketing, quello sarà recepito meglio che se lo facesse una persona qualunque con un sito di bassa qualità.

Idealmente, vorresti avere il minor numero possibile di link in entrata da domini di bassa qualità. Potresti trovare i tuoi link in entrata usando uno strumento come SEMRush o uno di ricerca delle parole chiave che ti abbiamo fornito in precedenza in questa guida.

Allo stesso tempo, vorresti mostrare di star creando contenuti di qualità per i tuoi visitatori e avere link che conducano la tua nicchia a siti rilevanti e autoritativi, il che è buono.

In fine, avere dei link che conducano ai tuoi stessi contenuti può aiutare a collegare tra loro pagine sia per Google che per i visitatori, rendendo ogni pagina più rilevante. Avere una pagina autorevole e link ad un’altra pagina sul tuo sito aiuterà i tuoi lettori a trovare altre pagine e ad aumentare la tua autorità. Questo ti aiuterà la tua seconda pagina linkata ad avere una spinta positiva nel ranking di ricerca.

Risorse correlate: consulta la guida ultima alla Link Building SEO per imparare trucchetti e tecniche che gli esperti usano per costruire link di qualità.

  1. Segnali sociali

Quando le persone condividono i tuoi contenuti sui social network, questa è una parte fondamentale. Uno studio della Cognitive SEO su 23 milioni di condivisioni ha trovato un link molto solido tra le condivisioni social e il ranking nei motori di ricerca.

L’opinione ufficiale di Google è che le condivisioni sociali non hanno un effetto diretto sui fattori di ranking. I link da Twitter o Facebook non vengono contati allo stesso modo dei link da siti web autorevoli.

Nonostante ciò, non c’è dubbio che le pagine nei risultati di ricerca Google con i numeri più alti di condivisioni di solito sono quelle ai primi posti nel ranking – probabilmente grazie al fatto che più è condiviso un link, più persone lo vedranno e decideranno di cliccarci su. Questo significa che avere più condivisioni sociali in effetti aiuta con i ranking nei siti di ricerca, anche se indirettamente.

Non solo avrai quindi bisogno di avere una presenza personale sui social, ma anche di rendere facile la condivisione dei tuoi contenuti e di ampliare i tuoi segnali sociali. Abbiamo al riguardo ottimi consigli su come fare ciò nella nostra guida sul guess blogging, e anche una guida sulla crescita della tua email list con i social media.

  1. Informazioni sul vero business

Questo trucchetto è molto importante per il business che punta ad aree locali particolari. La presenza o assenza di informazioni business è uno dei più cruciali fattori locali del ranking SEO.

E’ importante considerare aree come:

  1. NAP – nome, indirizzo e numero di telefono
  2. Lista dei business nello spazio apposito Google My Business e su Facebook
  3. Recensioni sia sui siti che su rilevanti elenchi come Yelp e altri
  4. I giusti termini nelle ricerche locali

Ecco fatto! Adesso sai i passaggi essenziali dei fattori ranking SEO. Da un’occhiata alle altre nostre guide sul SEO:

  1. Consigli SEO e le migliori pratiche dagli esperti
  2. Come usare il SEO per la lead generation
  • Come compiere ispezioni SEO per controllare l’eventuale presenza di errori che stanno sabotando i tuoi sforzi

Bonus esclusivo: scarica la SEO ranking factors cheat sheet per dare una spinta velocemente al tuo ranking ni motori di ricerca.

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