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Differenza tra disdetta e recesso, ne parliamo con disdetteonline.it

In molti casi si tende a fare confusione tra due termini, ovvero disdetta e recesso. Entrambi, in realtà, si riferiscono alla rescissione di un contratto: tuttavia ci sono delle piccole sfumature che ci consentono di distinguere i significati dei due vocaboli.

Per fare maggiore chiarezza, abbiamo rivolto qualche domanda al team di disdetteonline.it: un sito che mette a disposizione un esteso assortimento di lettere di disdetta per numerose aziende. Non c’è bisogno di registrarsi al portale, ma è sufficiente fare una ricerca per trovare la lettera di disdetta che serve.

A questo punto, non dovrete fare altro che aggiungere i vostri dati e inviare la comunicazione attraverso la piattaforma stessa. Il sistema, nel complesso, è molto facile e agevole, e permette di disdire vari tipi di contratto – con compagnie telefoniche, bancarie, di luce e gas, assicurative ecc.

Lo staff di disdetteonline.it ci ha spiegato tutto quello che c’è da sapere sulla differenza tra disdetta e recesso. Si tratta di diritti da esercitare in determinate circostanze, ognuno con le proprie regole e con la propria disciplina nel Codice Civile.

Diritto di recesso e di disdetta: cosa li distingue?

Ci sono persone che utilizzano le due parole, “disdetta” e “recesso”, per indicare lo stesso concetto: la verità è che quelli in oggetto sono due atti diversi.

L’obiettivo della disdetta è impedire che un contratto si rinnovi in maniera automatica. Per esempio quelli relativi al gestore telefonico, o quelli connessi all’affitto di un appartamento. Al contrario, il recesso è finalizzato all’annullamento di un contratto: lo scioglimento dell’accordo, con tutte le clausole che esso comporta.

Quindi, praticamente, con la disdetta si fa in modo che il contratto non sia rinnovato dopo la sua scadenza. Nel documento, di solito, si evidenzia la data entro cui effettuare la disdetta: c’è sempre un tempo limite da rispettare. Inoltre, sia la disdetta sia il recesso sono definiti come azioni unilaterali.

Disdetta e recesso sono gratuiti?

Anche su questo argomento è opportuno fare delle precisazioni. La disdetta è gratis, purché sia svolta nei termini sanciti dalla legge; il recesso, nella maggioranza delle situazioni, è a pagamento. Questo anche perché la disdetta implica un rapporto determinato, mentre il recesso uno indeterminato (o comunque caratterizzato da una lunga durata).

È possibile, però, beneficiare del diritto di recesso gratuitamente in un caso: inviando la comunicazione prima dello scadere dei classici 14 giorni. Questo periodo di tempo si calcola in un modo molto semplice, ossia dal momento in cui è stata apposta la firma – per quanto riguarda i contratti sottoscritti da vicino.

Invece, per i contratti a distanza, si prende in considerazione la data della conclusione dello stesso, oppure quella in cui si riceve un certo bene. Il recesso è gratis entro 14 giorni a partire dall’attivazione. Altrimenti è fondamentale pagare una penale, una somma di denaro, per usufruire del diritto di recesso.

È sempre possibile esercitare il diritto di recesso?

No, ci sono dei frangenti in cui non si può fare. Facciamo qualche esempio: quando il prezzo del servizio oscilla per alcune fluttuazioni di mercato, o quando si richiede il noleggio di un mezzo e/o il trasporto di merci per un giorno specifico. In tali circostanze, spesso non è possibile il recesso.

Il medesimo discorso si applica ai prodotti personalizzati, fatti su misura, o deperibili rapidamente; ai software aperti dopo la consegna; alle forniture di giornali e riviste; ai contratti che includono una visita o un sopralluogo da parte di un professionista.

Infine, non c’è diritto di recesso nell’istante in cui il servizio è stato completamente erogato. Questo se, all’inizio, c’è stata l’accettazione della perdita del diritto di recesso.

Per quanto riguarda la disdetta, quali sono le modalità con cui si procede?

In linea di massima, esse sono riportate nel contratto. Per impedire il rinnovo automatico dell’accordo si deve mandare una comunicazione che comprende il numero del contratto, la data in cui è stato stipulato, e una serie di altri dati – nome e cognome dell’intestatario, indirizzo, eventuale partita IVA se si tratta di un libero professionista ecc.

Sul nostro sito, disdetteonline.it, offriamo lettere di disdetta già precompilate. Con questi strumenti, l’intera operazione è più facile ed è possibile disdire tante tipologie di contratto.

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