Connect
To Top

Come finanziare un’impresa: tutte le opportunità disponibili

L’accesso al credito per le imprese italiane è oggi ricco di opportunità che vanno ben oltre il classico canale bancario.

Gli imprenditori che necessitano di sviluppare o far crescere le proprie realtà aziendali, infatti, hanno oggi a disposizione tantissimi strumenti, molto dei quali puntano non solo a raccogliere capitali ma anche a promuovere l’idea di business, costruendo quindi una base di consensi, importantissima soprattutto per le startup.

Per trattare al meglio questo argomento abbiamo contattato il team di Finanzafacile.net che ci ha fornito una serie di spunti interessanti per creare una vera e propria guida ai finanziamenti alle imprese disponibili al momento.

Finanza agevolata: tra finanziamenti a fondo perduto e prestiti a tasso a tasso zero

Per finanza agevolata si intendono tutti i contributi e le agevolazioni poste in essere da un ente erogatore (come una Regione, lo Stato Italiano o la Comunità Europea) per promuovere e facilitare la nascita e lo sviluppo di realtà imprenditoriali esistenti o di nuova costituzione.

Per accedere a tutte le sovvenzioni è necessario partecipare ad un bando, presentando la domanda entro i termini prestabiliti.

Esistono centinaia di bandi, ognuno dei quali si distingue dall’altro per ambito territoriale, limiti di età e categoria di attività dei beneficiari.

Inoltre le agevolazioni di alcuni bandi possono essere utilizzate solo per finanziare determinate tipologie di spese come, ad esempio, il Voucher per la digitalizzazione che può essere impiegato solo per sovvenzionare spese legate a servizi digital.

Gli strumenti a disposizione della finanza agevolata sono tantissimi, anche se il più noto è senza ombra di dubbio quello rappresentato dai finanziamenti a fondo perduto.

I prestiti a fondo perduto

Un prestito a fondo perduto non prevede alcuna restituzione di capitale ma ci sono alcune precisazioni da fare a riguardo.

Per prima cosa, nessun bando pubblico prevede un contributo a fondo perduto per la totalità dell’importo erogato, in quanto è sempre combinato con altri strumenti, come presiti agevolati o a tasso zero, sgravi fiscali oppure contributi in capitale di rischio.

Inoltre, al contrario di ciò che la maggior parte dei non addetti ai lavori crede, il contributo a fondo perduto viene erogato solo dopo che l’imprenditore avrà sostenuto le spese per cui ha ottenuto la sovvenzione.

Ciò significa che è sempre necessario possedere del capitale proprio col quale anticipare i costi, che verranno rimborsati solo in un secondo momento.

I prestiti agevolati oppure a tasso zero

Altra agevolazione preziosa e molto diffusa è poi rappresentata dai prestiti agevolati.

Si tratta di finanziamenti erogati da banche convenzionate con gli enti erogatori che prevedono il rimborso del capitale e tassi d’interesse più bassi rispetto a quelli di mercato.

Esistono poi anche i prestiti a tasso zero, per cui a dover essere rimborsato sarà solo il capitale.

Il Crowdfunding

Il crowdfunding è un’altra preziosa opportunità di finanziamento per le imprese di nuova costituzione o start up, che dir si voglia.

Come suggerisce il termine stesso, con il crowdfunding è possibile raccogliere fondi da una molteplicità di persone che, affascinate dal progetto imprenditoriale, decidono di sovvenzionarlo.

Ma come è possibile far incontrare imprenditori in cerca di capitali con persone disposte a sostenere finanziariamente progetti altrui?

Attraverso il web.

Esistono infatti moltissime piattaforme di crowdfunding che assolvono proprio questa funzione e tra le più famose in Italia è impossibile non citare Eppela oppure Kick Starter a livello internazionale.

Le tipologie di crowdfunding più interessanti per un’impresa sono il reward based, l’equity based ed il lending based.

Con il reward crowdfunding ogni persona che decide di finanziare il progetto riceverà una ricompensa commisurata al suo sostegno economico.

Se ad essere finanziato è, ad esempio, un bed and breakfast una ricompensa potrebbe essere un soggiorno nella struttura.

Con l’equity based, invece, ciascun finanziatore diventa socio dell’azienda acquisendone una quota in capitale di rischio.

Infine, con il lending crowdfunding è possibile ottenere un prestito da restituire a rate che prevedono l’applicazione di interessi più alti rispetto al classico canale bancario.

Prestiti bancari e Confidi

Il normale canale bancario è comunque da prendere in considerazione ma, spesso, soprattutto per le micro imprese e le piccole realtà imprenditoriali risulta davvero difficile riuscire ad ottenere un prestito in banca.

In caso di aziende già esistenti, le banche richiedono di visionare i tre bilanci d’esercizio precedenti per sondare il livello di merito creditizio.

Un imprenditore che intende avviare una nuova impresa dovrà invece presentare delle garanzie personali o reali per riuscire ad ottenere il prestito.

Tra le garanzie personali che vengono concesse in favore delle piccole e medie imprese rientrano i cosiddetti Confidi, consorzi di garanzia nati proprio con l’obiettivo di aiutare le imprese ad accedere al credito bancario con maggior facilità.

Per accedere a queste garanzie è necessario essere iscritti al consorzio e rivolgersi ad una delle banche convenzionate con il consorzio di riferimento.

Business Angels

Infine è impossibile non parlare dei business angels, investitori non istituzionali che decidono, non solo di sovvenzionare finanziariamente un progetto, ma anche di affiancare l’imprenditore fornendogli esperienza e competenze.

Infatti, di solito i business angels, finanziano start up che operano in settori di cui sono già esperti.

In tal senso si assumono, in parte, il rischio d’impresa e fungono da veri e propri mentori.

Così come avviene per il crowdfunding, anche per la ricerca di business angels esistono delle piattaforme che sono in grado di incrociare domanda ed offerta.

Nel panorama italiano i siti principali per trovare o diventare angel investors sono italianangels.net ed iban.it, che è storicamente il primo network di angel investor italiani.

More in Business