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NFT e il lancio nel settore dell'editoria

Gli NFT (Non Fungible Token) rappresentano una novità all’interno dei mercati e stanno cambiando realmente le regole del sistema economico di tutti i principali settori commerciali e culturali. 

Anche il settore dell’arte e dell’editoria hanno compreso l’importanza di questi nuovi strumenti e la grande portata di questo nuovo fenomeno virtuale. Anche se i concetti di token e criptovalute rappresentano una tendenza in forte crescita e possono essere paragonati al contante che, come sappiamo, rappresenta un bene fungibile e mantiene il suo valore nel corso del tempo, il concetto di NFT si basa sul ragionamento opposto.

I Non Fungible Token non sono tutti uguali e non hanno lo stesso valore. Questo concetto è stato ampliamente diffuso grazie a degli esempi pratici, come i CryptoKitties progettati dall’azienda canadese Drapper Labs. Dei prodotti che potevano essere scambiati, venduti o collezionati grazie all’utilizzo della blockchain.

A partire da questo esempio pratico, nel corso del 2021 la tecnologia degli NFT è stata sfruttata per la realizzazione delle “prime opere d’arti digitali realmente difendibili”, come citato da Forbes. Grazie ai token è possibile dare valore a tutte le composizioni artistiche digitali che per anni sono state diffuse in rete senza un compenso.

L’ingresso degli NFT nell’editoria: come si evolve il settore

Il Time, la famosa rivista americana diffusa in tutto il mondo, ha annunciato ufficialmente l’inizio della sua collaborazione con Cool Cats per la creazione di una collezione di Nft. Cool Cats, ricordiamo, è un’azienda che ha creato una collezione di carte auto-generate da un algoritmo. La famosa rivista internazionale ha provato gli NFT mesi prima, attraverso la trasformazione di quattro sue cover in NFT, vendute sulla piattaforma di SuperRare per oltre 1 milione e mezzo di euro.

Lo stesso passo è stato fatto anche da due riviste italiane molto famose, Vanity Fair e il Corriere della sera, che hanno realizzato due nuove riviste in formato NFT. Ma perché il mondo dell’editoria ha voluto fare il suo ingresso all’interno di un mercato così giovane? Non è un segreto che nel 2020 il fatturato medio è sceso notevolmente e tutte le grandi aziende del settore hanno dovuto trovare un nuovo modo per aumentare la monetizzazione.

La blockhain rappresenta, dunque, la strada del successo per molti editori e anche una nuova opportunità per le nuove riviste. L’esempio più conosciuto è la nascita della prima rivista totalmente realizzata in NFT, ovvero The NFT Magazine, resa disponibile sulla piattaforma di Opensea con oltre 500 copie. 

Il primo business in NFT di Bfc Media


BFC Media è la prima casa editrice che ha deciso di puntare sugli NFT per creare il primo vero business basato interamente sulla blockchain per la vendita di nuove riviste realizzate in NFT.

Attraverso un comunicato pubblicato a Gennaio 2022, Bfc Media ha annunciato la nascita di una nuova divisione che prende il nome di Bfc Digital Art, volta alla vendita di riviste in versione NFT e pubblicate sulla piattaforma OpenSea.io.

La prima opera in vendita sarà la copertina n.1 del magazine Robb Report Italia, disegnata dall’arista Lorenzo Petrantoni. In seguito verranno vendute anche le copertine di Forbes Italia e delle vere e proprie opere d’arte originali realizzati dai collaboratori dell’agenzia, come il famoso fotografo Oliviero Toscani.

Il primo Fashion Magazine Italiano in Blockchain

Tra il 2020 e il 2021 è stato pubblicato sulla piattaforma OpenSea anche il primo fashion magazine interamente realizzato in NFT, che prende il nome di Stopinteractive. Il progetto è stato realizzato dal direttore creativo Alessandro Dotti, con l’intenzione di promuovere un nuovo prodotto editoriale con contenuti fashion autorevoli e originali pronti ad emergere all’interno del mercato della blockchain. 

Inizialmente, il magazine è stato ideato e pubblicato esclusivamente per il social network Instagram, così da offrire una dimensione virtuale ai contenuti fashion caratterizzati da un alto tasso di creatività e unicità. Per conferire un’ubicazione che più si adattava ai valori del magazine, Dotti ha deciso di effettuare il passaggio agli NFT, con l’obiettivo di dare maggiore valore ai contenuti della rivista fashion. 

Quali sono gli elementi che legano gli NFT all’editoria?

Il principale collegamento tra la tecnologia NFT e le riviste, di qualsiasi tipologia e settore, è la componente visual. La grafica nei magazine rappresenta un elemento essenziale per ottenere il successo, assieme ai contenuti e al design della rivista stessa. 

Le riviste indipendenti devono essere uniche, altamente riconoscibili e devono aggiungere un valore ancora più grande dei tradizionali magazine di successo. Grazie agli NFT, il valore di queste riviste aumenta sempre di più, perché si crea un particolare legame tra il magazine e gli acquirenti: oltre ad aver acquistato una rivista, l’utente possiede la proprietà del file certificato. 

Gli NFT rappresentano, dunque, un enorme passo avanti per un mondo virtuale che si lega sempre di più ai concetti di originalità, esclusività e autenticità. Grazie a questa nuova linea di business, gli autori e gli editori possono trovare nuove forme per monetizzare il proprio lavoro e per diffonderlo più velocemente dei competitors, mentre gli acquirenti trovano nuovi metodi per investire il proprio denaro. 

Una delle caratteristiche che più attrae le riviste di tutto il mondo, è la possibilità di poter vendere anche solo una delle immagini presenti all’interno della rivista. Un esempio? Il New York Times ha venduto per circa 560 mila dollari una pagina del magazine in formato .png. Una sola pagina ad un costo così elevato, che col tempo può acquisire ancora più valore e l’acquirente può rivenderlo ad un costo più elevato.

Conclusioni

Un business senza dubbio redditizio e ovviamente necessita di tanta conoscenza per evitare di incappare in frodi o nei rischi del settore. Tuttavia, le testate storiche dell’editoria mondiale hanno iniziato a comprendere che la forma fisica delle riviste è senza dubbio arte pura che si tramanda nel tempo, ma la versione digitale in NFT rappresenta una fonte di guadagno non indifferente, che nel medio-lungo termine può fare davvero la differenza in termini economici. 

Non resta che aspettare e vedere cosa accadrà nel corso di questo nuovo anno, quali saranno le novità introdotte dagli editoriali e come questa nuova tendenza si svilupperà nel corso del tempo.

Fonte: Forbes Italia  (https://forbes.it/2022/02/23/bfc-media-lancia-la-divisione-digitalart-in-arrivo-gli-nft-di-robb-report-e-di-forbes/)

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