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Silenziatori industriali: di cosa si tratta?

Quando ci si reca in un’azienda che lavora con componenti di tipo meccanico, una delle cose che più colpisce è il chiasso assordante che investe chiunque si trovi all’interno, soprattutto un semplice visitatore che non è abituato. I danni che può causare trascorrere molto tempo in situazioni che presentano un forte inquinamento acustico sono molteplici, dal semplice stress, fino allo sviluppo di patologie psicologiche e, caso estremo ma non raro, la perdita parziale o totale dell’udito. Non bisogna, quindi, mai sottovalutare il suono a cui ci si espone.

Oggi sono sempre di più le aziende che investono sulla sicurezza dei lavoratori. Un aiuto importante viene anche dai sistemi ingegneristici moderni che hanno sviluppato silenziatori industriali che influiscono non poco sulla salute delle persone senza per questo danneggiare il processo di produzione, anzi. In questo articolo vedremo meglio di che cosa si tratta e quali sono le tipologie più all’avanguardia.

Che cosa sono i silenziatori industriali

I silenziatori industriali sono componenti meccaniche di tipo filtrante impiegate per la riduzione del rumore durante il funzionamento di macchinari di tipo meccanico. Sono realizzati, in alcuni casi, da aziende specializzate nei processi di sinterizzazione, settore noto anche col nome di metallurgia delle polveri. Si tratta di un procedimento nel quale si parte da una materia prima sotto forma di miscela di polveri di vario tipo spesso metallico per ottenere tipologie diverse di articoli.

La sinterizzazione è una delle innovazioni più interessanti introdotte nell’ambito della metallurgia moderna e nel caso dei silenziatori industriali porta alla realizzazione di prodotti resistenti e particolarmente efficaci per la riduzione del rumore.

A cosa servono e quali sono le tipologie

I silenziatori industriali, compresi quelli sinterizzati, sono realizzati a partire da diversi materiali. I più comuni sono acciaio inox, bronzo, ottone e plastica, talvolta combinati assieme. Sono utilizzati in diversi settori dell’industria, tra cui quello idraulico dove consentono di silenziare gli scarichi e, più in generale, tutte quelle applicazioni che vedono sistemi di tipo pneumatico. I silenziatori sinterizzati sono efficaci anche in sistemi industriali particolarmente pesanti, come ad esempio le vetrerie, dove il rumore può essere davvero assordante.

Le tipologie più all’avanguardia di silenziatori industriali disponibili sul mercato sono fondamentalmente tre:

  • Silenziatori ad assorbimento. Permettono di ridurre il rumore attraverso l’assorbimento del rumore, questo grazie alla scelta dei materiali con cui sono realizzati. Lo spessore con cui sono fatti dipende dal tipo di frequenza con cui si trovano a contatto e sono versatili sia nel caso sia alta come bassa.
  • Silenziatori reattivi. Forse la tipologia più diffusa e comune. Sono, da un punto di vista strutturale, analoghi a quelli delle automobili. La riduzione sonora avviene tramite un processo di dispersione e riflessione delle onde. Risultano particolarmente apprezzati in generatori o soffianti e in tutte quelle macchine che hanno una velocità costante.
  • Silenziatori di sfiato. Questo tipo di silenziatori si relazionano con il rumore generato dal contatto con gas o vapori, di cui filtrano il flusso per poi disperderlo nell’aria. Il loro impiego è frequente negli scarichi, ad esempio quelli degli spurghi.

I silenziatori sono sempre più importanti all’interno delle industrie. La scelta di quelli sinterizzati permette non solo di raggiungere l’obiettivo della sicurezza per i lavoratori ma anche di farlo migliorando la qualità dei sistemi meccanici. Con vantaggi per tutto il processo di produzione.

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