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Come importare dalla Cina senza problemi, segui i consigli dei professionisti

Importare dalla Cina è un’idea che ti ronza in testa già da parecchio tempo? In effetti posso dirti che l’import export tra Cina ed Italia è un mercato in notevole espansione, soprattutto grazie alla globalizzazione economica e l’abbattimento delle barriere.

Questo però non significa che devi lanciarti a capofitto nel prima business che fiuti, poiché rischi di farti male e di bruciare gran parte delle tue risorse economiche. Questo articolo si pone come vademecum per le operazioni di import export tra Cina e Italia.

Gli argomenti che trattiamo sono:

  • quali prodotti si possono importare dalla Cina;
  • documenti di spedizione;
  • IVA e dazi doganali.

Prima di leggere la guida ti consiglio di visitare il sito importexportitalia.com per avere un quadro generale, visto che gli aspetti sono molteplici e in questi casi è sempre meglio affidarsi a dei veri e propri consulenti di import/export per evitare problematiche.

Commercio import export: quali prodotti importare dalla Cina?

Devi sapere innanzitutto che non tutti i prodotti possono essere importanti dalla Cina, e che alcuni richiedono maggiori certificazioni.

Tra i prodotti più facili da importare, che non richiedono particolari certificazioni, ci sono: capi d’abbigliamento, accessori, arredamenti e gioielli.

Altri articoli per varcare i confini italiani hanno invece bisogno della marcatura CE, cioè il Marchio di Conformità Europea che ne certifica la qualità. Tra questi rientrano: alimenti, bevande, giocattoli, cosmetici e dispositivi medici.

In entrambi i casi si tratta di elenchi parziali, ma indicativi per avere un’idea di cosa importare. Sei libero di fare le tue scelte, ma ti consiglio di puntare soprattutto su quei prodotti facili da importare, come vestiti od orologi, soprattutto se sei alle prime armi.

La documentazione necessaria

I prodotti acquistati in Cina da importare in Italia devono seguire un preciso iter burocratico, che richiede una documentazione completa. Affinché tutto si svolga secondo la normativa hai bisogno dei seguenti documenti:

  • polizza di carico, che contiene informazioni importanti come: mittente, importatore, indirizzo di consegna, numero della polizza, nome dello spedizioniere, descrizione della merce, quantità, numero di colli e spese. Deve essere emessa dallo spedizioniere e poi inviata all’importatore;
  • fattura commerciale, un documento che indica il valore della merce in dogana e consente di calcolare i dati dell’importazione e le successive imposte da pagare;
  • distinta dei colli, che fornisce indicazioni complete sui pacchi, sulla tipologia di merce e sulla quantità. Tutti i dati riportati vengono controllati in dogana per verificare la veridicità di quanto dichiarato;
  • certificato di origine rilasciato dal fornitore, documento che fornisce dettagliate informazioni sul paese dove è stata prodotta o assemblata la merce. Tale certificato è richiesto in dogana ed è necessario per calcolare i dazi di importazione.

Come calcolare i costi dei dazi doganali e dell’IVA

Quando calcoli i costi da sostenere per le importazioni, devi considerare i dazi doganali e l’IVA. Tieni presente che per ottenere la base imponibile dell’IVA devi sommare il valore del prodotto in dogana ai dazi doganali.

I dazi doganali si calcolano sulla base del valore del prodotto dichiarato in dogana, e possono variare in base alla tipologia del bene importato. Quando effettui il calcolo devi quindi considerare tre voci principali:

  • importo indicato nella fattura commerciale;
  • spese di trasporto;
  • costo assicurativo.

Per fare un esempio esplicativo, supponi che per il prodotto acquistato il dazio equivalga al 10%, l’importo in fattura sia pari a 5.000 euro e che le spese di trasporto ed assicurative siano di 400 euro. In tal caso la base imponibile ammonta a 5.400 euro, cioè 5.000+400, mentre il dazio da pagare (10%) è di 540 euro.

Se pensi di non avere le giuste competenze per questi calcoli, o vuoi concentrarti maggiormente sul “core business” della tua attività, ti consiglio vivamente di affidare questo compito ad un consulente esperto.

Come gestire un’azienda di import export Cina-Italia: consigli finali

Il fiuto negli affari in un mercato così articolato come l’import export tra Cina ed Italia sicuramente ti tornerà utile, ma esistono delle regole precise da seguire affinché il tuo business abbia fortuna.

Per prima cosa ti suggerisco di stilare un business plan, comprensivo degli obiettivi prefissati, delle spese da sostenere, degli introiti previsti, del mercato di riferimento ecc. Con tutte queste informazioni puoi avviare la tua attività su una base solida ed affrontare tutti gli imprevisti possibili con le giuste conoscenze.

Informati bene su tutte le normative vigenti, come i dazi doganali, le certificazioni e le licenze necessarie per commercializzare tranquillamente con i partner cinesi.

Non affidarti al primo fornitore che trovi, ma fai una ricerca approfondita. Il prezzo non è l’unico requisito da considerare, ma anche la qualità, la puntualità, il rispetto degli accordi presi, il metodo di pagamento ecc.

Una pratica molto diffusa è quella di farsi consegnare un campione del prodotto prima di ordinare un grosso quantitativo. In questo modo puoi testare con largo anticipo la qualità della merce e la conformità alle tue richieste.

Fai una previsione precisa dei tempi di consegna per il cliente finale, così darai un’immagine di affidabilità e professionalità. Controlla attentamente il contratto sottoscritto ed affidati ad aziende serie e professionali per la spedizione dei prodotti in Italia.

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