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Come redigere un piano editoriale per un blog

Capita spesso di avere le idee confuse quando si scrivono testi per un blog. Le domande più frequenti riguardano l’organizzazione delle tematiche da affrontare, come gestire la coerenza tra un articolo e un altro, quando pubblicare gli articoli e come realizzarli. Tutte queste domande possono ottenere una risposta solo attraverso la creazione di un piano editoriale. Si tratta di uno strumento in grado di aiutare un writer a organizzare meglio la creazione e la pubblicazione dei contenuti. 

Il piano editoriale è fondamentale per qualsiasi tipologia di strategia che si basa sulla diffusione di contenuti. La gestione della propria presenza online su un portale è la colonna portante di un Copywriter, di un Content Writer e più in generale per tutte le attività legate al marketing.

Attraverso questo articolo vedremo di chiarire il concetto di piano editoriale, in cosa consiste e come redigerlo nel modo corretto, analizzando gli aspetti fondamentali da non trascurare. Vedremo anche se esiste effettivamente una differenza tra piano editoriale e calendario editoriale (spoiler: la differenza c’è ed è enorme).

Che cos’è un piano editoriale 

Cominciamo col definire i termini, il piano editoriale non è altro che un documento in cui è possibile elencare tutti i contenuti da realizzare in un determinato periodo di tempo. Questo documento può essere realizzato sia con software di scrittura, sia con il metodo più tradizionale, ovvero attraverso uno schema disegnato su un pezzo di carta. 

Il piano editoriale rappresenta, a tutti gli effetti, il punto di partenza di una strategia di marketing. Per realizzare e pubblicare dei contenuti informativi su un sito web è necessario redigere un piano editoriale, la stessa attività vale anche per i social network, in cui la possibilità di fare blogging è molto alta. 

In poche parole, per ogni singolo canale di comunicazione che si vuole utilizzare, è importante redigere un piano editoriale. Nei prossimi paragrafi andremo ad approfondire un caso specifico, ovvero la realizzazione di un piano editoriale per un blog. 

A cosa serve 

Il piano editoriale è un elemento imprescindibile per tutti coloro che necessitano di trasformare un tradizionale blog in uno strumento per monetizzare con i propri contenuti. Per questo motivo è citato anche e soprattutto all’interno di tutte le strategie di inbound marketing. Il fine primario di queste strategie è proprio quello di intercettare i bisogni del pubblico di riferimento e condividere con questo determinate informazioni. E come è possibile condividere la cosa giusta al momento giusto? Solo utilizzando un piano editoriale.  

Per esempio un aspirante scalatore cercherà l’equipaggiamento migliore per i principianti e sicuramente cercherà i migliori percorsi da effettuare nella zona di riferimento. Trova per caso un blog dedicato al tema e grazie ad un articolo presente sulla pagina riesce a captare tutte le informazioni disponibili. Questo è il motivo per cui, qualsiasi tipologia di piano editoriale, per poter essere realizzata alla perfezione necessita di una risposta alla classica domanda: “a chi devo rivolgere la mia attenzione? Chi è l’utente tipo di questa pagina?”.

Come realizzare e applicare un piano editoriale

Ora che abbiamo compreso che cos’è, a cosa serve e come utilizzare un piano editoriale, possiamo entrare nel dettaglio e scoprire come organizzarlo. La realizzazione e l’organizzazione del piano editoriale è una fase fondamentale, strettamente collegata alla definizione degli obiettivi di marketing da raggiungere. 

Ogni singolo contenuto inserito all’interno di un piano editoriale ha un micro obiettivo da raggiungere che, unito a tutti gli altri, permette di raggiungere l’obiettivo di marketing finale. 

Si inizia, quindi, cercando le tematiche da trattare e analizzare i format migliori da realizzare, in base al canale di comunicazione scelto per la pubblicazione. In questa attività rientra anche la scelto delle keywords, fondamentali per collocare un articolo di blog all’interno della giusta categoria e facilmente rintracciabile nei motori di ricerca. 

La scelta del pubblico di riferimento

Come anticipato, la scelta del pubblico di riferimento è essenziale per poter realizzare contenuti coerenti e in linea con i bisogni dei lettori. Qual è il tipo di utente che visita il blog? Quali bisogni ha?.

Anche in questo caso, quindi, è importante realizzare delle buyer personas in grado di rappresentare nel modo più realistico possibile i possibili lettori che visitano ed effettuano attività all’interno del blog. Le buyer personas non sono altro che figure realizzate attraverso le caratteristiche reali dei lettori, sfruttando a pieno i dati raccolti durante la fase di analysis o ottenuti mediante gli insight della piattaforma stessa.

Come scegliere i format dei contenuti?

I contenuti possono essere suddivisi in diverse categorie, più precisamente in due format principali: contenuti testuali e visivi. All’interno di un blog prevalgono i contenuti testuali, tuttavia, oggi è possibile introdurre anche video, immagini e podcast all’interno di un articolo. 

Arrivati a questo punto è necessario scoprire quale format è maggiormente apprezzato dal pubblico di riferimento e quale tipologia di contenuto si rivela più semplice da scoprire e fruire all’interno del blog.   

Il tono di voce

Il tono di voce dei contenuti pubblicati su un blog, se quest’ultimo è collegato ad un sito web principale di riferimento, deve essere necessariamente coerente con il tone of voice dei contenuti principali. 

Come definito da  Valentina Falcinelli, ideatrice del famoso blog e marchio Pennamontata: “Il tono di voce è la somma di tutte le scelte linguistiche e stilistiche che facciamo, parola per parola”

Attraverso il tono di voce e le parole utilizzate, un marchio definisce se stesso agli occhi del pubblico. Una volta definito e utilizzato, è molto raro poter cambiare il tono di voce ed essere riconosciuti dal pubblico. 

Gli elementi principali di un piano editoriale

Gli elementi principali da inserire all’interno di un piano editoriale sono:

  • La descrizione di un progetto;
  • I punti di forza, le debolezze, le opportunità e anche le eventuali minacce;
  • Gli obiettivi suddivisi per categorie e importanza;
  • La descrizione del pubblico di riferimento;
  • La tipologia di contenuti;
  • La tipologia di articoli e l’elenco degli argomenti o titoli
  • La durata del piano editoriale

Attenzione, però, la durata del piano editoriale si riferisce al periodo di tempo in cui bisogna rispettare tutti gli elementi inseriti all’interno del documento e non fa riferimento alla calendarizzazione. 

L’elenco delle date da prefissare per la creazione, la revisione e la pubblicazione di un singolo contenuto, infatti, deve essere inserito in un secondo documento: il calendario editoriale. Quest’ultimo, rappresenta la scaletta da seguire per la pubblicazione dei contenuti. 

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