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Come fare Storytelling e content marketing per le aziende: consigli e suggerimenti

Il content marketing è uno degli strumenti più importanti per una strategia digitale di successo, al pari dello storytelling. I contenuti servono sì ad arrivare ai potenziali clienti, ma anche a far sapere al pubblico quali sono i propri obiettivi e la propria mission; in altri casi, ancora, sono utili ai fini della brand awareness. Nel mondo del content marketing, la narrazione non ha a che fare solo con il racconto di una storia intrigante: c’è molto altro a cui pensare.

Il contenuto dello storytelling

È attorno al contenuto che ruota tutto il lavoro di storytelling: tuttavia, è necessario fare riferimento ai meccanismi che fanno sì che una storia possa essere percepita, appunto, come storia. Per esempio può essere necessario che il protagonista sia un eroe, o comunque un attore positivo chiamato a raggiungere un traguardo attraverso una determinata azione: e per il conseguimento del risultato, di solito, è indispensabile superare delle prove. Tutti questi registri sono ben noti al pubblico: ognuno di noi conosce le storie, si diverte a raccontarle, ha il desiderio di condividerle.

Porre in risalto i valori aziendali

Coniugare in modo efficace il content marketing e lo storytelling non è un esercizio semplice. Per riuscire a conquistare i risultati che si auspicano, è bene inserire ogni aspetto nel contesto di una più ampia strategia di digital marketing. Quello che conta è anche porre i valori aziendali in risalto. Il pubblico di solito non apprezza i proclami: la narrazione è cosa ben diversa dalla diffusione di comunicati stampa. Le informazioni devono essere sempre bilanciate con le emozioni, e solo uno storytelling efficace permette di riuscirci. Tutti i contenuti sono oggetto di attenzione da parte del pubblico, ed è per questo motivo che ci si deve focalizzare sulla community.

Come conquistare il pubblico

Nel momento in cui un progetto viene considerato come ben riuscito, gli utenti sono ben felici di farlo conoscere e di condividerlo: si innesca, in questo modo, un processo di inbound marketing davvero interessante. Non c’è più bisogno di andare in cerca degli utenti, poiché sono loro stessi a mettersi in cerca dei contenuti del brand, al punto da condividerli attraverso i propri profili sui social network. Le conversazioni assumono una centralità sempre maggiore, e intanto il marchio si muove. La gestione della community è un fattore di cui non si può fare a meno nella progettazione e nella creazione di una campagna di storytelling. Il social web mette a disposizione l’opportunità di commentare, e i contenuti innescano reazioni. È vietato, però, trascurare le opinioni negative, che devono essere sempre tenute in considerazione se ci si vuol migliorare.

La definizione degli obiettivi

Come per qualsiasi altra strategia di web marketing, anche per lo storytelling è utile avere ben chiari gli obiettivi che ci si propone di perseguire. La tecnica non può fare a meno della strategia, mentre gli obiettivi da raggiungere possono essere i più vari. Per esempio, una multinazionale potrebbe avere l’esigenza di avvicinarsi al pubblico, acquisire una dimensione più umana in modo che gli utenti la considerino più familiare.

Il target di riferimento

La definizione del target di riferimento è un ulteriore compito su cui ci si dovrebbe concentrare: è essenziale scoprire la propria nicchia di riferimento. Per riuscire ad arrivare a un certo pubblico servono gli audio, i video, i testi, le immagini: tutti supporti che si caratterizzano per una specifica distribuzione. Conoscere la propria nicchia serve proprio a questo: capire dove si trovano gli utenti che si è interessati a raggiungere e quali canali utilizzano per riunirsi. Per il visual storytelling, per esempio, Pinterest e Instagram sono gli strumenti più utili per raccontare una storia. Occorre, però, che la nicchia a cui ci si rivolge sia in ascolto: in caso contrario tutte le risorse investite nello storytelling andrebbero sprecate. Studiare la nicchia vuol dire approfondire il target, ma anche prendere in considerazione i competitor e, più in generale, il contesto in cui ci si trova a operare. Controllare la concorrenza non serve a copiare ma, al contrario, a distinguersi e a diversificare la propria azione, per emergere e farsi notare.

Conoscere il contesto

Conoscere il contesto e sé stessi è fondamentale per uno storytelling di successo: si tratta di valutare non solo i propri punti di forza, ma anche i propri punti deboli, perché solo così è possibile comprendere quali aspetti devono essere ottimizzati. Conoscere ciò che si vuole raccontare è una necessità che non si può eliminare. Il contenuto serve a convertire un certo aspetto aziendale in narrazione, ma il lavoro di comunicazione alla base del successo è diversificato. L’obiettivo ultimo è sempre lo stesso, vale a dire la crescita del fatturato: ma le strade che si possono seguire per raggiungerlo sono tante, e non è detto che tutte abbiano a che fare con la vendita diretta.

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