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Differenze tra un motocoltivatore e una motozappa

Quando si ha un orto biologico, la soluzione migliore sarebbe quella di lavorare il terreno a mano, con zappa e vanga, invece di ricorrere ad attrezzi motorizzati. È chiaro, però, che in presenza di superfici molto vaste non si può fare a meno della strumentazione a motore, sia per non faticare in maniera eccessiva, sia per velocizzare i tempi. Sul mercato si possono trovare diverse tipologie di macchine a seconda della lavorazione che deve essere effettuata: la fresatura, la ripuntatura, l’aratura, l’erpicatura, e così via. Se si tratta di fresare in un terreno di dimensioni ridotte ci si può affidare a un motocoltivatore o a una motozappa: vediamo le caratteristiche di entrambi gli attrezzi.

Le caratteristiche della motozappa

Quando si parla di motozappa si fa riferimento a un attrezzo motorizzato privo di ruote. Essa, infatti, procede per effetto della trazione della fresa che avanza a mano a mano che il terreno viene lavorato. Si tratta di un sistema più che vantaggioso per una lavorazione in profondità, anche se comporta una certa fatica. Infatti, nel momento in cui si manovra la motozappa si avvertono sugli arti superiori gli scossoni causati dalle irregolarità del terreno. Non solo: quando il terreno non è molto duro, ogni volta che ci si ferma l’attrezzo si ferma perché sprofonda. Non ci sono questi problemi, invece, con un dispositivo dotato di ruote.

Perché scegliere una motozappa

Quali sono, dunque, i motivi per cui vale la pena di scegliere una motozappa? Prima di tutto la possibilità di lavorare il terreno con una profondità maggiore e in maniera più accurata. Il mercato mette a disposizione una vasta gamma di modelli, di dimensioni differenti, ma anche con opzioni diverse per ciò che riguarda la cilindrata di motore. Per un orto piccolo, per esempio, si può optare per una motozappa di formato ridotto e semplice da maneggiare, mentre per terreni più importanti conviene puntare su un mezzo più potente, in grado di assicurare molte ore di lavoro.

I motocoltivatori

Per quel che riguarda i motocoltivatori, invece, si tratta di macchinari motorizzati che sono dotati di ruote e di frese, grazie a cui avanzano a una velocità costante, che di solito può essere regolata attraverso l’acceleratore e il cambio. Il lavoro è molto meno faticoso in confronto a quel che avviene con la motozappa, ma va detto che un motocoltivatore è un po’ meno maneggevole. Si tratta comunque di un attrezzo multifunzionale, dal momento che parecchi modelli non integrano solo la fresa ma anche la trincia e il cavapatate, e possono essere usati anche come aratro rotativo, come assolcatore, come spala neve o come sfalciatore di erba.

Il motocoltivatore BT407S Bertolini

Una delle proposte migliori che si possano trovare sul mercato è il motocoltivatore BT407S Bertolini, dotato del motore Honda gx270. Questo attrezzo presenta un differenziale con leva di bloccaggio sul manubrio, per effetto del quale assicura una eccellente aderenza e si rivela facile da manovrare, perfino su terreni in pendenza o comunque ostici. La semplicità di utilizzo è il fiore all’occhiello di tale macchina, e per la lavorazione del terreno è possibile impiegare diversi accessori, come pure per la manutenzione di giardini o per lo sfalcio dell’erba.

Zanotti: una realtà di riferimento

Il motocoltivatore di cui abbiamo parlato è solo uno dei tanti prodotti che possono essere trovati nel catalogo online di Zanotti, un negozio di riferimento nel settore delle macchine agricole, forestali e da giardino. Parliamo di una realtà che è presente in questo campo da più di 70 anni: una tradizione di famiglia che si trasmette di generazione in generazione.

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